Russia, multa a chi dice parolacce

Dopo gli insulti a Putin e Medvedev su un blog, alcuni senatori hanno presentato un progetto di legge per sanzionare il turpiloquio. Nella regione di Belgorod si pagano già da 500 a 1.500 rubli se lo si fa davanti a un bambino

Un gruppo di senatori russi ha deciso di sostenere una legge per vietare le parolacce in tutto il Paese. Il modello è quello della regione di Belgorod, dove dal 2005 solerti poliziotti sono pronti a multare chiunque usi il turpiloquio in pubblico, con ammende fra 500 e 1.500 rubli (fra gli 11 e i 33 euro).
La multa più alta è per chi dice parolacce davanti ai bambini. «Dire parolacce deve cessare di far parte della nostra vita quotidiana», afferma Mikhail Nikolayev, vice presidente della Camera alta del parlamento russo, il Consiglio della Federazione. Secondo il quotidiano britannico "Telegraph", che riporta la notizia, l'iniziativa sembra essere motivata dagli insulti contro il presidente e il primo ministro russi, Dmitry Medvedev e Vladimir Putin, apparsi su un popolare blog.
Diversi esponenti politici hanno cercato di avviare una procedura legale per fermarlo, ma senza successo perché le parolacce non sono vietate. Inutile aggiungere che il titolare del blog, un noto designer, ha risposto loro in maniera colorita.
In attesa di vedere se la legge verrà mai approvata, molti russi si chiedono come i poliziotti potranno dare il buon esempio visto che, in quanto a turpiloquio, non sono inferiori a nessuno.


L'intera iniziativa si situa nel tentativo del Cremlino di moralizzare la vita pubblica, con interventi contro l'abuso di alcool, il tabagismo e la diffusione di sesso e violenza nella pubblicità e i programmi televisivi.

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