Russia, Putin rivince ma... Non può cambiare la Carta Comunisti secondo partito

Russia Unita, il partito del premier Putin, ottiene il 49,67% dei voti ma ottiene lo stesso la maggioranza assoluta e potrà governare autonomamente. Ma per cambiare la Costituzione occorre un'alleanza. La seconda forza è il Partito comunista (20%)

Russia, Putin rivince ma... Non può cambiare la Carta Comunisti secondo partito

Nelle elezioni legislative in Russia il partito di Vladimir Putin, Russia Unita, non è riuscito a superare il 50% dei voti (si è fermata al 49,67%) ma ottiene comunque la maggioranza assoluta dei seggi (238 su 450) grazie al sistema proporzionale che prevede la redistribuzione dei consensi raccolti dai partiti che non hanno superato lo sbarramento del 7%. Russia Unita avrà una maggioranza risicata (13 seggi) ma sufficiente per governare autonomamente. In precedenza il partito di Putin aveva i due terzi dei seggi (315 su 450), una maggioranza qualificata che permetteva anche eventuali modifiche costituzionali. Ora, invece, per cambiare la Carta occorrerà un'alleanza politica. Impresa non impossibile...

Il partito di Putin apre alla "cooperazione con l’opposizione, anche a forme di coalizioni su svariate questioni". A urne ancora calde è già partito, infatti, il corteggiamento agli altri partiti entrati nella nuova Duma

Il primo ministro Putin ha parlato di "eccellente risultato in tempi difficili", mentre il presidente Dmitry Medvedev ha ammesso che il calo dei consensi è frutto "dell’umore popolare".

La seconda forza in Russia è il Partito Comunista di Gennady Zyuganov, che conquista il 20% e addoppia i consensi rispetto all’11% del 2007. Seguono il partito centrista Russia Giusta con il 13% e il partito di estrema destra dei Liberal Democratici di Vladimir Zhirinovski con il 12%.

 

 

 

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