S. Lucia Sospesi i licenziamenti

«Giovedì sera abbiamo raggiunto un’intesa con il commissario alla Sanità, Elio Guzzanti, nel corso di una riunione a cui hanno partecipato anche le parti sociali e le associazioni dei genitori dei pazienti del Santa Lucia. Nell’accordo c’è anche la sospensione delle procedure di licenziamento degli oltre 200 dipendenti che mi auguro possa diventare definitiva mercoledì». Lo ha annunciato il vicepresiedente della Regione Lazio, Esterino Montino. Montino ha spiegato che sono emerse tre novità: «La prima è la sottoscrizione di un decreto commissariabile che rende inapplicabili per gli icrss i decreti 41 e 57; il secondo è la presa in carico da parte della Regione di un credito che l’Inps vantava nei confronti del Santa Lucia e che nel ’99 aveva creato dei problemi facendo scattare delle procedure di pignoramento. L’ultimo è che mercoledì ci riuniremo ancora per chiarire altre questioni relative al Santa Lucia». «Non difendiamo la Santa Lucia solo perché si chiama Santa Lucia: la difendiamo perché la Fondazione Ircss Santa Lucia è una delle strutture di maggior peso a Roma. Quando diciamo peso, intendiamo dire che da ogni parte d’Italia ci invidiano la professionalità e l’operatività di questa struttura», hanno commentato il vice presidente vicario della commissione Sanità del Senato, Domenico Gramazio, e il consigliere regionale, Tommaso Luzzi. I due esponenti del Pdl ricordano, inoltre, di essere più volte «intervenuti con interrogazioni e atti ispettivi in difesa del ruolo della Santa Lucia». «Più volte - precisa Gramazio - ci siamo recati alla Santa Lucia per conoscere direttamente il ruolo di questa struttura, che è anche istituto di ricerca e cura a carattere scientifico: un ruolo svolto nella Regione Lazio a servizio dei cittadini e con una professionalità che è apprezzata in ogni parte d’Italia». «Gli unici - proseguono Gramazio e Luzzi - che non comprendono l’importanza della Santa Lucia sono gli attuali vertici prorogati della Regione, intendiamo dire ieri Marrazzo e Battaglia, oggi Montino. Forse sono gli unici che non hanno compreso l’importanza di una struttura che con professionalità ha ricoverato e ricovera i cittadini che hanno bisogno di una reale e seria riabilitazione». Un’interrogazione urgente per denunciare la preoccupante vicenda riguardante gli Irccs no profit e gli ospedali classificati del Lazio è stata presentata da Eugenio Leopardi, consigliere regionale del Pdl. «Parliamo di strutture sanitarie di eccellenza nel campo della ricerca e dell’assistenza - spiega - equiparate alle istituzioni sanitarie pubbliche dotate di 2500 posti letto e 6000 dipendenti, che solo nel 2008 hanno effettuato circa 140mila ricoveri ed erogato oltre quattro milioni di prestazioni specialistiche ambulatoriali. Oggi la loro sopravvivenza è seriamente minacciata dalle disposizioni contenute nel piano di rientro dal deficit e nel piano sanitario regionale».

«Fino a quando la sanità verrà gestita discriminando le strutture private rispetto a quelle pubbliche perseverando in uno strabismo che non tiene conto di quella che è la realtà, allora non sarà possibile fare una riforma seria che consenta di eliminare i tanti sprechi, rilanciando invece le tante eccellenze presenti nella nostra regione», osserva Alfredo Pallone, europarlamentare e vice coordinatore regionale del Pdl nel Lazio.

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