Acne addio? Una nuova ricerca condotta negli Stati Uniti promette di risolvere definitivamente il problema che affligge giovanissimi e non. Brufoli e punti neri sembra abbiano finalmente le ore contate. I risultati della ricerca sono stati resi noti dal Journal of Investigative Dermatology, che ha pubblicato lo studio condotto da una squadra di ricercatori presso l’Università della California.
Il fine principale è quello di eliminare i fastidiosi brufoli che spesso decidono di rovinare il nostro viso. E se per qualcuno il problema è riconducibile solo a una piccola e saltuaria infiammazione, magari cresciuta proprio in concomitanza di un evento importante, per altre persone costituisce un vero e proprio disagio psico-fisico. Già, perché avere il volto deturpato da lesioni e cicatrici può minare la fiducia in noi stessi e creare difficoltà nei rapporti interpersonali.
Fino a questo momento non esistevano cure efficaci contro l’acne, solo palliativi come lozioni o creme antibiotiche da usare all’occorrenza. Il vaccino che sta per arrivare potrebbe risolvere la situazione. Gli studiosi hanno identificato nelle lesioni acneiche una tossina chiamata Camp factor, generata dai batteri che causerebbe l’infiammazione. Per adesso, gli unici ad avere debellato l’acne sulla loro pelle sono i topi, in futuro però il vaccino dovrebbe essere testato anche sull’uomo. Ming Huang, lo studioso al vertice del team di ricerca, ha spiegato così i prossimi sviluppi “una volta convalidato in un trial clinico su larga scala, l’impatto potenziale del nostro risultato sarà profondo e fruibile da decine di milioni di persone che soffrono del problema”.
Solo il tempo potrà assicurare la validità di questo innovativo vaccino. Vi è infatti il rischio che gli anticorpi immessi possano cambiare eccessivamente l’equilibrio della nostra pelle, facendo più danni che altro. Emmanuel Contassot, studioso di dermatologia all’Università di Zurigo, ha così spiegato i suoi dubbi nei confronti del vaccino “Questa immunoterapia diretta contro i fattori derivati dal P.acnes deve essere messo a punto con cautela per evitare un effetto indesiderato che consiste nell’alterare il microbioma che garantisce l’omeostasi della barriera della pelle”.
Ha comunque sottolineato che, anche se i risultati devono ancora essere
certi, l’idea di dare una soluzione di tipo immunologico contro l’acne sarebbe una strada interessante da percorrere. Sicuramente sono molte le persone, adolescenti e adulte, che aspettano con ansia certezze sul vaccino.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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