Molto in voga fra le star di Hollywood, la dieta crudista è un regime alimentare basato sul consumo di alimenti non cotti, dunque frutta e verdura, ma anche pesce e carni che possono essere mangiati crudi. I suoi sostenitori ritengono che l'utilizzo della cottura porti con sé numerosi svantaggi: inibisce il senso della sazietà, rende i cibi poco naturali, distrugge le vitamine, le proteine e gli enzimi. Al contrario, la dieta crudista, avrebbe un'azione anti radicali liberi, con un conseguente effetto detossinante per l'intero organismo.
Queste idee si riconducono ad uno studio guidato nel 1937 dal medico Kouchakoff grazie al quale egli dimostrò che gli alimenti cotti erano responsabili di un aumento dei globuli bianchi. Nel 1934 il dottor Lusignani aveva scoperto che la non cottura comportava, altresì, un rilassamento della muscolatura liscia dei capillare con un conseguente effetto vasodilatatorio. Quali sono i benefici e gli svantaggi della dieta crudista? Scopriamolo insieme.
Tipologie di dieta crudista
Non esiste un'unica versione della dieta crudista, ma diverse tipologie ognuna delle quali possiede una filosofia precisa. Si ha dunque:
- Il crudismo vegetariano: si possono consumare frutta, verdura e prodotti di derivazione animale, ma non carne e pesce;
- Il crudismo vegano: si possono consumare frutta e verdura, ma non i prodotti di derivazione animale;
- Il crudismo onnivoro: oltre a frutta, verdura e prodotti di derivazione animale, si possono consumare il pesce e la carne ma quest'ultima deve derivare da selvaggina o da animali allevati allo stato brado;
- Il crudismo fruttariano: si può consumare solo la frutta preferibilmente biologica.
Dieta crudista, gli alimenti ammessi e le tecniche di lavorazione del cibo
I cibi prediletti dalla dieta crudista, come si è già accennato, sono la frutta e la verdura che possono essere utilizzati in maniera versatile, ad esempio preparando spremute e centrifughe. A questi si aggiungono il riso GABA ottenuto mediante la germinazione dei semi in acqua calda e i cereali che non vengono mai assunti grezzi al fine di garantirne una maggiore digeribilità. Pesce e carne, naturalmente, devono essere mangiati crudi così come anche il latte e i suoi derivati per i quali non è contemplata la pastorizzazione. I sostenitori di questo regime alimentare prediligono cibi ricchi di vitamine e sali minerali quali:
- Bacche di Goji;
- Semi di canapa;
- Semi di cacao;
- Polline;
- Grano germinato;
- Maca.
Le uniche tecniche di lavorazione del cibo ammesse includono la marinatura, l'induzione, la germinazione e la disidratazione. La temperatura massima da raggiungere è pari a 42°; il suo superamento si tradurrebbe in una perdita di enzimi, vitamine, proteine e sali minerali.
I vantaggi e gli svantagi della dieta crudista
Secondo i sostenitori di questo regime alimentare, la non cottura degli alimenti comporta una serie di benefici. Innanzitutto un dimagrimento più rapido e duraturo garantito dalla considerevole quantità di fibre che inducono un costante senso di sazietà. A questo si aggiunge l'incremento quotidiano di importanti quantitativi di antiossidanti che, con la loro azione detox, contrastano gli effetti dannosi dei radicali liberi. Non si deve, infine, dimenticare che la dieta crudista è economica e che induce benessere psicofisico grazie al continuo contatto con la natura.
Nonostante ciò sono tanti gli specialisti del settore sanitario che non raccomandano questa tipologia di alimentazione. Le conseguenze della stessa, infatti, devono essere tenute a mente. Il pericolo più temuto è la contaminazione batterica.
I cibi crudi sono terreno fertile per parassiti, muffe, lieviti e batteri. Oltre ad un possibile stato di denutrizione, i seguaci della dieta crudista possono lamentare anche problematiche intestinali quali flatulenza, meteorismo, colon irritabile e tensione addominale.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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