Colpisce prevalentemente tra i 25 e i 35 anni e si stima possa interessare il 10-20% delle donne in età fertile. Stiamo parlando dell'endometriosi, ovvero una condizione in cui il tessuto che riveste la cavità uterina è presente anche in sedi anomale. La più frequente è quella ovarica e si caratterizza per la formazione di cisti monolaterali o bilaterali che possono avere dimensioni di pochi millimetri, fino a raggiungere i 10 centimetri. Definite anche 'cioccolato', queste cisti contengono sangue mestruale prodotto dalle cellule endometriali. Altre localizzazioni tipiche sono:
1) Peritoneo pelvico;
2) Vescica, uretere e intestino;
3) Pleura: in questo caso si parla di endrometriosi extra-pelvica, una manifestazione rara della patologia.
I numerosi studi condotti negli ultimi decenni non hanno tuttavia portato all'individuazione delle cause della malattia che rimangono oscure. Una delle teorie più aggreditate è la cosiddetta 'mestruazione retrograda' secondo cui durante il ciclo il sangue, attraverso le tube, refluisce dall'utero nelle pelvi, causando l'impianto di cellule endometriali sul peritoneo e sugli organi pelvici. I sintomi dell'endometriosi sono vari:
- Dolore pelvico soprattutto in fase pre-mestruale;
- Dismenorrea, ovvero mestruazioni dolorose;
- Dispareunia, fastidio durante i rapporti sessuali;
- Irregolarità del ciclo;
- Dolore alla defecazione;
- Sterilità.
Ad oggi si giunge ad una diagnosi definitiva in media oltre cinque anni dalla comparsa dei disturbi. Una nuova speranza sembra, però, arrivare dal Mitomic Endometrios Test messo a punto dai ricercatori dell'Università di Oxford. Si tratta di un esame che, mediante un semplice prelievo, va alla ricerca dei frammenti di DNA nel sangue. Nel 2001 alcuni scienziati delle Università di Newcastle nel Regno Unito e di Lakehead in Canada hanno scoperto che il DNA mitocondriale può essere usato per identificare biomarker ideali al riconoscimento di determinate malattie.
Attraverso tale sistema sono stati ideati esami del sangue per la diagnosi del cancro alla prostata ed ora anche per l'individuazione dell'endometriosi. I biomarker sono in grado in pochi giorni di riconoscere la patologia nelle sue fasi iniziali nove volte su dieci.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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