Glaucoma, la malattia subdola che distrugge la vista

Controlli oculistici regolari sono fondamentali per la prevenzione di questo disturbo spesso asintomatico

Glaucoma, la malattia subdola che distrugge la vista

In Italia ne soffrono circa due milioni di persone, la maggior parte delle quali del tutto inconsapevoli. Con un'incidenza superiore al nord, colpisce soprattutto i soggetti con più di 40 anni. Oltre i 60 anni il rischio è doppio, oltre i 70 aumenta fino a cinque volte. Il termine glaucoma indica un gruppo eterogeneo di patologie caratterizzate dall'aumento della pressione endoculare. All'interno del bulbo scorre il cosiddetto umor acqueo. Questo liquido, che come suggerisce il nome assomiglia all'acqua, assicura il nutrimento a strutture oculari fondamentali, circola continuamente all'interno del bulbo ed esce attraverso specifiche vie di deflusso. Quando queste ultime si ostruiscono, aumenta il rapporto tra umore acqueo prodotto ed eliminato. Ne consegue che la pressione all'interno del bulbo cresce, superando i valori normali di 14-16 mmHg. Un incremento pressorio importante o che perdura nel tempo può danneggiare il nervo ottico.

Esistono due tipologie di glaucoma: ad angolo perto e ad angolo stretto. Nel primo caso si assiste ad una progressione lenta della malattia a causa di un'alterazione dei sistemi di deflusso dell'umore acqueo che progredisce in maniera rallentata. Nel secondo caso (meno comune) il disturbo si manifesta all'improvviso. L'ostruzione al deflusso è talmente intensa e brusca da scatenare sintomi come dolore oculare, visione offuscata, aloni attorno alle luci, nausea e vomito. Vi sono poi altre forme, tutte con caratteristiche ed opzioni terapeutiche differenti: glaucoma congenito e glaucoma pigmentario. Anche se per questa patologia non si può parlare di prevenzione precoce, una semplice visita oculistica è comunque in grado di bloccare o di limitare la sua progressione. Pertanto, superati i 40 anni (35 per gli individui a rischio), è bene consultare uno specialista ogni due anni.

Il glaucoma è un disturbo subdolo. Molto spesso, infatti, non si manifesta con alcun sintomo e ci si accorge della sua presenza solo quando la vista è irrimediabilmente compromessa. La lesione delle fibre nervose conduce a un progressivo restringimento del campo visivo. Il danno, che inizialmente interessa solo la visione laterale, passa inosservato per poi palesarsi con la perdita di gran parte della visione. Fattori di rischio dello stesso sono: ipertensione oculare, diabete, miopia, emicrania, traumi oculari pregressi, familiarità e utilizzo prolungato di alcuni farmaci come i cortisonici. Se il glaucoma viene riconosciuto in tempo, il paziente può conservare la vista.

Il primo approccio terapeutico, quello farmacologico, si basa sulla somministrazione di colliri (beta bloccanti e prostaglandine). Nel caso in cui questo fallisca, si opta per l'intervento chirurgico al fine di ridurre la pressione endoculare.

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