L'influenza fa sul serio e si avvia verso il picco stagionale. Gli italiani costretti a letto e messi ko da febbre e dolori articolari sono già 887 mila con 174 mila nuovi casi registrati soltanto nell'ultima settimana.
Il freddo che in questi giorni interessa il nostro Paese aiuta maggiormente la diffusione del virus che ha avuto un'improvvisa accelerazione. Lo rende noto il rapporto settimanale InfluNet dell'Istituto Superiore di Sanità. Secondo il bollettino, da metà ottobre ad oggi siamo quasi a 900 mila casi segnalati.
La circolazione dei virus dell'influenza inizia a intensificarsi soprattutto in alcune regioni come Piemonte, Lombardia, la provincia autonoma di Trento, Friuli Venezia- Giulia, Emilia-Romagna, Marche, Abruzzo e Sicilia dove è stata già superata la soglia epidemica. Nelle altre regioni siamo ancora sotto la soglia base, ma il bollettino precisa che si sono verificati ritardi nell'invio dei dati da parte dei medici e dei pediatri e questo potrebbe sottostimare i casi in alcune regioni.
L'incidenza totale è di 2,52 casi per mille assistiti ma raddoppia nella fascia di età tra 0 e 4 anni raggiungendo i 5,54 casi ogni mille persone. Stavolta a preoccupare non sono solo i bambini, ma gli anziani che hanno deciso di non vaccinarsi. I timori non riguardano unicamente le possibili conseguenze che l'influenza può avere sulla loro salute, considerato che sono tra i soggetti a rischio complicanze gravi, ma anche per il ruolo che potrebbero avere nella diffusione dell'influenza. Specialmente nei periodi di festa, quando diventa più frequente stare in famiglia e con gli amici.
Il problema è che gli anziani con un'età superiore ai 65 anni, ai quali la vaccinazione è fortemente raccomandata dal Ministero della Salute, sembrano essere molto restii a immunizzarsi dall'influenza. L'Eurostat ha rilevato che la copertura influenzale per questa fascia d'età è buona soltanto sul Regno Unito dove si sono vaccinati 7 anziani su 10 (72,6%). L'Italia è a metà classifica, in settima posizione, con il 52% mentre meno del 10% si vaccina in Estonia e Lettonia.
Secondo il bollettino InfluNet, quest'anno l'influenza potrebbe mettere ko moltissimi italiani durante le feste natalizie a causa dell'inizio anticipato della stagione influenzale e del ritardo nelle vaccinazioni: il picco potrebbe essere già raggiunto a metà dicembre. Nella scorsa stagione la soglia epidemica, invece, si era registrata tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio.
La copertura vaccinale tra gli anziani, pur essendo ancora bassa, è in lieve aumento rispetto a 5 anni fa. "I dati nazionali dell'anno scorso - spiega Giovanni Maga, Direttore del laboratorio di Virologia Molecolare presso l'Istituto di Genetica Molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche di Pavia - per gli anziani over 65 si attestano al 53%, confermando un trend in leggero aumento, all'incirca del 5% in più rispetto a cinque anni fa. Ma è largamente insufficiente e ancora negativo rispetti agli anni 2002-2011, in cui si superava il 60% con punte del 68%".
Va male anche la copertura nazionale sulla popolazione generale che "è ferma intorno al 15% e negli ultimi 20 anni
non ha mai visto superare la soglia del 19% - ha dichiarato Maga - Si spera che vada meglio quest'anno ma per raggiungere gli obiettivi ottimali sarebbe necessario un drastico aumento che al momento purtroppo non si vede".
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