Vaccino anti papilloma: favorevoli e contrari

Abbiamo raccolto i pareri di quattro medici, favorevoli e contrari

Vaccino anti papilloma: favorevoli e contrari

FAVOREVOLI: "E' il primo vaccino contro un tumore" 
LA GINECOLOGA. Anna Maria Marconi, primaria all’ospedale San Paolo di Milano
“Sono favorevole perché è il primo e unico vaccino che protegge da un tumore. Al San Paolo siamo stati fra i primi a offrire il vaccino, a prezzo ridotto, alle donne che non rientrano nella campagna gratuita e che hanno dai 13 ai 45 anni. Ha i rischi di tutte le vaccinazioni ed è molto utile a prevenire il contagio di due dei ceppi più aggressivi, quelli che possono provocare il cancro. Al San Paolo proponiamo il vaccino quadrivalente, che protegge anche da due ceppi di condilomi”.

Che senso ha farlo alle ragazzine così giovani? L’anno scorso si diceva che la durata del vaccino è di soli 4 anni... “Oggi si sa che il vaccino dura 9 anni. È importante che una donna non sia entrata in contatto col virus e dunque non abbia ancora avuto rapporti sessuali. Come ogni vaccinazione è più efficace in età giovane; il picco massimo di infezioni trasmesse per via genitale avviene, infatti, intorno ai 18-20 anni”.

Andrebbe esteso anche ai maschi? “Assolutamente sì, etero e omosessuali. Previene anche i tumori della bocca e contiene la diffusione del virus”.

IL PEDIATRA Alessandro Fiocchi, direttore alla Macedonio Melloni di Milano
“Sono assolutamente favorevole. È un vaccino che evita delle morti prevedibili. È una grande scoperta”.

Le mamme sono preoccupate dagli effetti collaterali…
“Sono più le morti da cancro della cervice uterina che gli effetti collaterali. Le mamme devono fidarsi dei medici. Le mie nipoti si sono vaccinate, se avessi una figlia la farei vaccinare”.


CONTRARI: "Non è sicuro che protegga dal cancro"
IL GINECOLOGO. Roberto Zanutto, milanese
“Sono contrario: nel 90% dei casi l’organismo combatte il virus. E poi il vaccino protegge solo da due ceppi del virus: il 30% dei cancri della cervice uterina è dipeso da ceppi di HVP non presenti nei vaccini. È compito delle madri insegnare una corretta igiene sessuale alle figlie. Dapprima curando eventuali infezioni microbiche che abbassano le difese locali e poi eseguendo il pap test dai 21 anni in su”.

Quanto dura la protezione del vaccino?
“Secondo la guida ai farmaci dell’Aifa e uno studio apparso sul British Medical Journal nel 2010 la durata del vaccino è di 4 anni, quindi quando una ragazza diventa sessualmente attiva non è più protetta”.

IL PEDIATRA. Emilio Fossali direttore alla clinica De Marchi di Milano
“Lo sconsiglio. Primo perché non si sa ancora se questo vaccino protegge veramente dal cancro, ossia se è efficace. Mi rendo conto che fino a quando non lo si testa non lo si potrà sapere.

Ma visti gli studi incerti e visti i costi non mi sembra una priorità”

C’è un altro motivo per sconsigliarlo?
“Trasmette alle ragazzine un messaggio negativo: quello di poter avere rapporti precoci senza alcuna protezione. Non c’è solo l’HVP, c’è anche l’Aids, c’è l’herpes genitale, ci sono le gravidanze indesiderate. Io farei tutt’un altro tipo di prevenzione”.

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