Nota semplicemente come B12, la cobalamina è una vitamina idrosolubile, ovvero di quelle non accumulabili e scarsamente presente all'interno dell'organismo. La sua assunzione deve risultare regolare perché svolge un ruolo importante nel metabolismo degli amminoacidi, degli acidi nucleici, degli acidi grassi, quindi nella produzione dei globuli rossi e nella formazione del midollo osseo. La sua è un'assenza che si fa sentire, tanto da agevolare una serie di carenze che possono condurre a disturbi del sistema nervoso, ossei, menomici e depressivi. Ma anche a una problematica più grave come l'anemia perniciosa, con sintomi comuni quali una forte stanchezza accompagnata da debolezza muscolare con produzione di ulcere all’interno della bocca, lingua arrossata e dolente, disturbi della visione e dell’andatura, quindi formicolii.
Il quantitativo giornaliero consigliato si aggira intorno ai circa 2-2.5 mcg, recuperabile attraverso l'alimentazione e, in particolare, tramite l'assuzione di cibi di origine animale quali fegato, latte e derivati, carne di manzo, uova, pesce quali vongole, sardine, tonno e salmone. La condizione di carenza è tipica di chi segue una dieta di tipo vegetariano o vegano, ma anche per chi è vittima dell'alcolismo o chi deve affrontare una terapia farmacologica continuativa, come quella per contrastare colesterolo, diabete, acidità gastrica e chi utilizza gli antiepilettici. La loro assunzione altera le capacità dello stomaco di assorbire la vitamina B12.
Questo genere di carenza si palesa solo quando la condizione risulta abbastanza grave, per questo è bene monitorare lo stato di salute attraverso visite ed esami del sange, attingendo a una dieta equilibrata e sana. Nel caso di vegetariani e vegani è bene chiedere supporto a un nutrizionista che potrà suggerire integratori specifici, quindi stilare una dieta completa con l'inserimento di alimenti che possano contenere la vitamina preziosa.
Purtroppo i prodotti vegetali e la frutta possiedono quantitativi minini o quasi nulli di B12, del tutto inferiori rispetto a quelli di origine animale, ma una buona opportunità si può ricavare dal latte vegetale e dai cereali. Ma anche da alcune alghe, lievito di birra, dal tempeh e dalla Kombucha: contengono però percentuali irrisorie, comunque non adeguate a soddisfare il fabbisogno quaotidiano dell'organismo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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