«In questo particolare momento in cui la nautica sembra attraversare l'apice della sua crisi è necessario intensificare le azioni di sviluppo avviate nei mesi scorsi».
Così Vincenzo Zottola, presidente della Camera di Commercio di Latina e vicepresidente di Unioncamere Lazio, uno dei più attivi protagonisti del panorama istituzionale italiano. Che aggiunge: «Gli ultimi dati sul turismo nautico da un lato, e l'evidente difficoltà del sistema fieristico nazionale di settore dall'altro, fanno riflettere. Secondo l'Osservatorio Nautico Nazionale siamo di fronte a una perdita media, rispetto al luglio dello scorso anno, di circa il 26% sui posti barca stanziali e del 33% sui transiti. La media peggiora se si considerano le prime quattro regioni italiane per numero di posti barca, Liguria, Sicilia, Sardegna e Toscana, che si attestano a -48%». Non ha peli sulla lingua, Zottola. E attacca: «La tassa di stazionamento, seppur modificata all'inizio della stagione, ha certamente recato danni importanti alla portualità turistica italiana. Ciò è evidenziato dal dato drammatico della Liguria che ha registrato un -75% dei transiti e che ha evidentemente subito la concorrenza della vicina Francia. Le proiezioni ci dicono che sono a rischio ulteriori 10mila posti di lavoro se non si interviene immediatamente. Ora è necessario ripartire con uno slancio nuovo, che può porre le basi sull'azione importante portata avanti da istituzioni e imprese negli ultimi anni. Noi stiamo costruendo un progetto di sviluppo reale e condiviso che trova nello Yacht Med Festival di Gaeta la sua sintesi e che si basa su una integrazione di qualità tra settori, territori, imprese e istituzioni. Questo percorso oggi registra i primi importanti successi: l'Economia del Mare sta assumendo un ruolo sempre più importante all'interno delle politiche di sviluppo regionali e nazionali. È proprio questo il momento per stabilizzare i nuovi assetti e selezionare le reali politiche di sostegno alle imprese dei settori legati al mare. È ora che le più importanti istituzioni nazionali - conclude Zottola - affrontino i nodi più delicati che colpiscono il settore nautico, a partire dal clima di sfiducia che si è creato proprio tra le stesse istituzioni. Sono certo che la collaborazione con lo Yacht Med Festival aiuterà a ricostruire l'immagine della nautica italiana, che da volano di sviluppo dell'Economia del Mare è stato trasformato in un problema di convivenza sociale».
Lo Yacht Med Festival di Gaeta, di cui Vincenzo Zottola è l'organizzatore, è un evento internazionale dedicato all'Economia del Mare, che nelle ultime edizioni ha registrato numeri sorprendenti: oltre 186mila visitatori, 27mila operatori coinvolti, 13 milioni di euro di indotto stimato. Durante la recente partecipazione al Festival de la Plaisance di Cannes, Ymf ha saputo concentrare attorno a sé la nautica italiana e l'interesse internazionale, grazie alla particolarità dell'iniziativa.
Il modello fieristico Yacht Med Festival è concepito e realizzato in modo innovativo, ed è per questo che è in grado di attrarre non solo appassionati del mare ed esperti ma anche visitatori provenienti da ogni parte del Mediterraneo. In un momento in cui i grandi saloni subiscono gioco forza le difficoltà delle imprese nautiche, la kermesse di Gaeta cresce, perché ha scelto di rappresentare l'Economia del Mare nelle sue varie sfaccettature e di rivolgersi all'intera area mediterranea. Significativo il momento di incontro e confronto al quale hanno preso parte aziende provenienti da numerose regioni italiane, come ad esempio Lazio e Campania - unite nella cosiddetta «Regio Prima» - Puglia, Emilia Romagna e Toscana.
Di alto spessore anche la partecipazione istituzionale, con la presenza del presidente di Assonat, Luciano Serra, e del responsabile degli affari istituzionali di Ucina, avvocato Roberto Neglia, ma anche dei massimi responsabili dei boat show di Cannes e Parigi.
«In Francia - dice Luciano Serra, presidente di Assonat - si respira un'aria diversa per la nautica, ancora positiva. Per questo gli espositori italiani, pur consapevoli della crisi, investono e la fiera di Cannes apre loro le porte concedendo spazi strategici. In Italia la nautica fa registrare numeri negativi. Siamo impegnati al momento in un confronto forte con il governo per le concessioni, ma il tema più importante è la necessità di fare squadra per non essere tagliati fuori. Occorrono rete e qualità, i personalismi vanno accantonati, ma soprattutto serve urgentemente una nuova politica governativa sulla nautica, perché chi possiede una barca non può avere il terrore di essere considerato a priori un evasore.
Tesi ed esternazioni pienamente condivise anche dal rappresentante di Ucina, Roberto Neglia, che ha sottolineato la grande capacità organizzativa e di coinvolgimento dello Yacht Med Festival e di Unioncamere Lazio.
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