Milano - Dà lezioni di trattative, spera che Michele Santoro "possa ancora arrivare" e gongola del fatto che Mediaset abbia dovuto rinunciare al suo prime time per eccellenza, quel Veline ideato dal "profeta con le tasche gonfie". Tutto questo è Gad Lerner, che approfitta della presentazione della decima edizione del suo Infedele per togliersi qualche sassolina dalla scarpa. Si parta dalla strenua difesa di Santoro e dalla spiegazione dei motivi per i quali la trattativa con La7 si è arenata.
Santoro può ancora arrivare "Mi dispiace molto - ha detto
Lerner - una trattativa condotta con maggiore sobrietà e in riservatezza avrebbe
evitato interferenze.
Invece, è stata impostata male, fatta in pubblico con esibizione di macismo da entrambe
le parti. A quel punto è normale che fiocchino telefonate e sono sicuro che qualcuno ci
ha messo il becco". Il conduttore della rete di Telecom Italia Media ha tuttavia detto di
credere che Santoro "possa ancora arrivare", perché secondo lui si tratterebbe di un "naturale tragitto", considerando che "La7 è la destinazione naturale a medio periodo
per Santoro e la Gabanelli". Un eventuale arrivo dell’ex conduttore di Annozero potrebbe,
a parere di Lerner, "rafforzare molto la rete e Santoro sarebbe uno
spostamento di pubblico pesante".
L'attacco nei confronti di Ricci Ecco che poi Lerner passa alle maniere forti e se la prende con Antonio Ricci definito "un profeta con le tasche gonfie, arrabbiato perché è
abituato ad essere il re delle tv di Berlusconi, il dominatore del prime time, ad essere
considerato un intellettuale di sinistra ed il teorico della controinformazione. Tutto
questo assieme non tiene e il giochino si è rotto".
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