Gli Stati Uniti si preparano a un nuovo attentato su «vasta scala» e la febbre di Al Qaida cresce mentre Osama Bin Laden torna a seminare minacce e attacchi allintero Occidente.
A distanza di sei anni dal crollo delle Torri Gemelle, per il quale è considerato il ricercato numero uno, lo sceicco del terrore torna in grande stile e mette in allerta lintelligence americana e internazionale con un video i cui contenuti confermano che al Qaida non intende desistere nella scelta di attacco geopolitico agli Stati Uniti e agli alleati di Washington.
Ieri il direttore della Cia, Michael Hayden, ha annunciato che lorganizzazione degli estremisti islamici guidata da Osama si sta addestrando per preparare attentati sul suolo americano. E seppure il livello di allarme, almeno formalmente, non è salito, lintelligence è in piena allerta.
La Cia ha analizzato il filmato di trenta minuti - mandato in onda ieri da Al Jazeera dopo alcune anticipazioni da parte di altri media e pare risalente a non più di un mese fa - in cui il capo di al Qaida rilancia la guerra santa e si mostra ringiovanito, barba scura e non più grigia, e persino rinvigorito. Il ricercato numero uno dopo il crollo delle Torri, con i suoi riferimenti a fatti recenti e ai leader politici occidentali dimostra così di essere ancora in vita e si rifà vivo dopo tre anni in cui su di lui erano circolati soltanto nastri registrati e mai immagini. Parla delle elezioni francesi, della vittoria del presidente Nicolas Sarkozy, elogia il politologo Noam Chomsky, rimprovera i democratici americani per non essere riusciti a mettere fine alla guerra in Irak nonostante la maggioranza conquistata al Congresso. Bin Laden invita ad abbracciare lislam e ricorda che la legge del Corano «non prevede tasse, ma una limitata zakat (somma per beneficienza) pari a solo il 2,5%». Si spinge perfino a unanalisi della situazione economica negli Usa, affermando di essere a conoscenza «del peso dei vostri debiti legati ai tassi dinteresse, delle tasse assurde e dei mutui immobiliari». Cita esplicitamente «Bush, Blair, Sarkozy e Brown, che parlano di libertà e di diritti umani, ma lasciano nello stesso tempo la gente in balia «dellavidità e dellavarizia delle grandi compagnie e dei loro rappresentanti». Poi un passaggio più datato su Donald Rumsfeld come capo del Pentagono (non riveste più questo incarico dal novembre 2006). Fa un ulteriore recente riferimento allanniversario del lancio della bomba atomica sul Giappone (6 agosto), come a voler datare il suo intervento e accusa lOccidente di avere «una cultura dellOlocausto».
Parole dure contro gli americani: «Voi avete permesso a Bush di completare il suo primo mandato, e ancora di più lo avete scelto per un secondo. Cosa che - sono le parole del leader di al Qaida - gli ha dato un chiaro mandato da parte vostra, con la vostra piena conoscenza e consenso» a continuare a uccidere la nostra gente in Irak e Afghanistan. E rivendicate la vostra innocenza! Voi siete innocenti come io sono innocente per il sangue dei vostri figli versato l11 Settembre...».
Ancora prima della diffusione del contenuto del video, la reazione della Casa Bianca era stata chiara: «Catturarlo», «portarlo davanti alla giustizia» o «ucciderlo» sono per gli Stati Uniti «una priorità».
È stato il consigliere della Casa Bianca per la Sicurezza interna, Frances Townsend, sullonda delleco mediatica che la notizia del video del terrorista ha già suscitato, a insistere ieri su questo punto: riuscire a fermare non solo il fondatore della principale rete terroristica islamica ma anche il resto dei vertici dellorganizzazione è ormai un imperativo per gli Stati Uniti. Parole che confermano quantomeno la convinzione di Washington che Bin Laden sia ancora vivo. Con una precisazione: «Penso che occorra che tutti abbiano ben chiaro che, ogni volta in cui quelli di al Qaida diffondono un comunicato, finiamo per essere manipolati, poiché stanno cercando di servirsi dei mass media per terrorizzarci».
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