(...) La maggiore difficoltà di accesso al credito per lacquisto di case ha determinato nei primi 6 mesi dellanno un aumento della domanda di abitazioni in affitto, senza il rialzo dei canoni di locazione. Questo, per gli esperti di Tecnocasa, perché lofferta presente sul mercato, aumentata negli ultimi anni a seguito della corsa al mattone, ha assorbito la maggiore domanda senza creare tensione sui valori.
Nessuna operazione speculativa, almeno per ora. I proprietari di immobili, anziché approfittare dellaumento della domanda di locazione per aumentare i canoni daffitto, hanno scelto di rivederli al ribasso. Una strategia che permette di garantirsi continuità nel rapporto di locazione, così da non essere costretti a riaffittare la casa con conseguenti oneri gestionali e non correre il rischio di avere un immobile sfitto con gli inevitabili costi di mantenimento. Tra i quartieri che hanno segnalato la diminuzione dei valori più sensibile ci sono Baggio-Quinto Romano, Certosa-Gallarate e Stazione Centrale. In queste zone per un bilocale si spendono circa 650 euro, mentre per un trilocale la cifra sale a 850 euro. La ragione principale del calo in queste aree è, oltre che la minore disponibilità economica da parte dei potenziali inquilini, il fatto che alcuni proprietari, non riuscendo a vendere limmobile al prezzo desiderato, decidono di affittarlo aumentando così lofferta di abitazioni sul mercato. Viceversa, segno positivo si è registrato a Brera, grazie alla buona domanda di case in affitto soprattutto da parte di studenti, professionisti e società che affittano la casa per i dirigenti. I canoni restano abbastanza alti: 1.200 euro per un bilocale e 1.800 per un trilocale. In crescita i canoni nei quartieri di Città Studi-Porpora (750-1.000), Ripa di Porta Ticinese (900-1.
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