Roma - S'inasprisce il livello dello scontro politico sullo scudo fiscale. A infiammare le polveri è Antonio Di Pietro, che senza troppi giri di parole ha parlato di "provvedimento criminale". Rincarando la dose con due parole che, messe l'una accanto all'altra non sono andate proprio giù a Fini e Schifani: "parlamento mafioso". Immediata la risposta dei due presidenti delle Camere: "Attacco inaccettabile". Ma a bacchettare il leader dell'Italia dei valori è anche il Pd: "Di Pietro sbaglia".
Schifani e Fini "Il parlamento - scrivono i presidenti di Camera e Senato - sede della rappresentanza nazionale, è il presidio del nostro sistema democratico e delle libertà di tutti i cittadini. Le sue scelte, indipendentemente dal giudizio di merito che ciascuno ne può dare, costituiscono in ogni caso espressione della sovranità popolare e come tali debbono essere considerate e rispettate". "Definire il parlamento mafioso, così come ha fatto oggi l’onorevole Di Pietro - sottolineano Schifani e Fini - è del tutto inaccettabile, in quanto falso e offensivo verso tutti i suoi componenti, e gravemente lesivo delle nostre Istituzioni rappresentative e del loro prestigio".
Il Pd: Di Pietro sbaglia "Una cosa è l'opposizione dura e sacrosanta che abbiamo fatto in aula, assieme ai parlamentari dell'Italia dei Valori, contro un provvedimento grave e pericoloso come lo scudo fiscale. Tutt'altra cosa è usare parole che sono un attacco indiscriminato alle istituzioni parlamentari". È quanto scrivono in una nota congiunta i capigruppo del Pd al Senato e alla Camera, Anna Finocchiaro e Antonello Soro.
La replica dell'ex pm A stretto giro di posta Di Pietro risponde a Fini e Schifani: "Come al solito la casta degli intoccabili fa quadrato quando viene presa con le mani nel sacco. Infatti, invece di interrogarsi sugli effetti devastanti di certi provvedimenti che intaccano la credibilità delle istituzioni e delle conseguenze che comporta lo scudo fiscale, che è una legge che favorisce i criminali, se la prende con chi denuncia questi comportamenti - ha sottolineato Di Pietro - sono comportamenti anticostituzionali e irrispettosi nei confronti di quei cittadini che pagano onestamente le tasse e si aspettano che lo facciano anche tutti gli altri".
Dunque, ha insistito il leader dell'Idv, "è deprimente che tutti, dalle più alte cariche dello Stato per finire ai soliti notabili della cosiddetta pseudo opposizione, invece di evitare che la credibilità delle istituzioni venga massacrata da leggi così inique se la prendano con chi queste iniquità le denuncia".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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