I punti chiave
Il 10 agosto la Chiesa ricorda San Lorenzo, Pascoli ne ha fatto un componimento (dedicato alla memoria del padre) e le persone passano la notte con il naso all’insù, alla ricerca delle stelle cadenti che sono – nel medesimo tempo – spettacolo per gli occhi e buon auspicio, tant’è che chi ne vede una è solito formulare un desiderio.
Al di là delle superstizioni, quelle che vengono chiamate stelle cadenti sono solo uno degli appuntamenti annuali con la suggestione offerta dagli sciami meteorici, fatti di corpi piccoli che bruciano formando una sorta di coda luminosa.
La scienza spiega molto bene questi fenomeni, togliendogli un po’ di poesia, certo, ma senza poterne intaccare la bellezza.
Gli sciami meteorici
Per definizione, uno sciame meteorico è quello che lascia almeno dieci scie visibili ogni ora. Di norma sono di più, anche diverse decine e, nei rari casi in cui le meteore superano le migliaia di unità, si parla di tempesta meteorica.
Lo sciame meteorico si registra quando il nostro pianeta, orbitando intorno al Sole, attraversa una zona nella quale ci sono rocce e polveri perse da un asteroide o una cometa. Le stelle cadenti sono quindi frammenti che attraversano l’atmosfera seguendo il corpo che li origina, frammenti che possono arrivare a circa dieci centimetri di diametro ma che sono in genere molto più piccoli.
Le stelle cadenti sono soltanto piccoli corpi che, attraversando l’atmosfera, bruciano fino a esaurirsi dando vita a quella scia di luce che riusciamo a vedere anche a occhio nudo.
Gli spettacoli del cielo
Gli sciami osservabili durante l’anno sono diversi, e le “lacrime di San Lorenzo” non offrono lo show più spettacolare. Il cielo diventa letteralmente un cinema all'aperto diverse volte l'anno.
Tra il 17 luglio e il 24 agosto è il turno delle Perseidi, le “lacrime di San Lorenzo”, le “stelle cadenti” che raggiungono il loro picco in prossimità del 12 agosto. Il corpo che le genera è la cometa Swift-Tuttle.
La cometa Tempel-Tuttle è la star delle Leonidi, visibili dal 14 novembre al 21 novembre. Uno sciame che dà vita a spettacoli molto intensi. Negli anni in cui l’orbita della cometa è più prossima al sole, si contano anche migliaia di meteore ogni ora.
Dal 3 dicembre al 19 dicembre è il turno delle Geminidi, originate dall’asteroide Fetonte che offrono uno spettacolo di intensità variabile con il passare del tempo. Online si può seguire un’emulazione della “pioggia di stelle cadenti”.
Tra la fine di un anno solare e l’inizio di quello seguente si possono osservare le Quadrantidi (dal 28 dicembre al 12 gennaio). Il corpo che le genera è l’asteroide 2003 EH1, individuato la prima volta nel 2003 e che si ritiene abbia una connessione con un altro corpo celeste ormai estinto.
La cometa non periodica C/1861 G1 Thatcher è il corpo a cui sono associate le Liridi, visibili tra il 16 aprile e il 25 aprile. Le comete non periodiche sono quelle che hanno orbite paraboliche oppure iperboliche.
Tra i fenomeni visibili figurano anche
le Eta Acquaridi, dal 18 aprile al 28 maggio. Uno sciame di media intensità associato alla celebre cometa di Halley passata “vicino” alla Terra (a 63 milioni di chilometri) nel 1986 e che si renderà nuovamente visibile nel 2061.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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