I punti chiave
Una potente eruzione solare (chiamato anche brillamento) avrà importanti ripercussioni sul pianeta Terra nella giornata di venerdì 4 ottobre con strascichi anche il giorno successivo: è in arrivo una tempesta geomagnetica che gli esperti stimano in un evento che può arrivare fino alla classe G3 in una scala da uno a cinque, quindi di forza moderata ma come più volte accaduto in passato.
Cosa è successo
A dirlo sono stati gli esperti del Noaa Space Weather Prediction Center che hanno raccontato quanto avvenuto sulla superficie del Sole il 1° ottobre con un forte eruzione, indicata nel valore X7.1, che ha avuto luogo in una regione con macchie solari vicino al centro del disco solare rivolto verso la Terra. "Questa è stata in effetti la seconda flare (eruzione, ndr) solare più forte dell'attuale ciclo solare finora!Un emozionante salto nell'attività solare dopo un periodo relativamente tranquillo con molteplici regioni di macchie solari potenti attualmente sul disco solare", hanno scritto gli esperti. Il brillamento solare X7.1 ha prodotto un'espulsione di massa coronale di alone con una componente diretta verso la Terra.
Cos'è la massa coronale
Quando gli esperti parlano di massa coronale si riferiscono all'espulsione di materiale (quasi sempre costituito da plasma) dalla corona solare, ossia la parte più esterna dell'atmosfera del Sole. "Non c'è dubbio che questa nube supererà la Terra, ma la sua intensità è un po' un punto interrogativo", aggiungono gli scienziati del Noaa. In questi casi, infatti, più forte e l'espulsione e maggiori sono le possibilità di avere conseguenze dirette sul nostro pianeta. La classificazione delle tempeste geomagnetiche va da G1 a G5: in questa occasione si è già avuto un breve black-out ad alcune stazioni radiofoniche ma la situazione è tornata alla normalità in breve tempo.
Le conseguenze sulla Terra
In ogni caso, nel loro comunicato, il Noaa ci dice che saremo colpiti di striscio motivo per cui è lecito pensare che non dovrebbero esserci problemi significativi alle telecomunicazioni e ai sistemi Gps che al massimo potrebbero avere leggeri e passeggeri disturbi, nessun
black-out all'orizzonte. Discorso diverso per un evento amato da milioni di persone, ossia l'aurora boreale, che potrebbe essere vista a latitudini più a sud del normale ma anche in questo caso tutto è ancora da verificare.The X7.1 solar flare from 1 October produced a faint asymmetrical halo CME that has a high likelihood to arrive at Earth on Friday, 4 October. More information and live data on https://t.co/XHATH0OOfT pic.twitter.com/VC3fwDl7EN
— SpaceWeatherLive (@_SpaceWeather_) October 3, 2024
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