Scuola araba, Fioroni fa un patto con l’Egitto

L’assessore Moioli: la verifica della documentazione è più difficile del previsto. Possibile un’altra ispezione

Augusto Pozzoli

Oggi resteranno ancora a casa i bambini egiziani della scuola di via Ventura di Milano, ma le vacanze forzate potrebbero essere alla fine. I responsabili dell’associazione “Insieme” che hanno promosso i corsi della scuola araba ritengono di essere ormai in piena regola: per questo hanno inviato a tutte le istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, un appello perché il rilascio dell’autorizzazione a riprendere le lezioni avvenga al più presto (ma tra le iniziative ci sono anche lettere ai vari ministri, un fax al sindaco Moratti e una richiesta di incontro al prefetto).
C’è comunque da superare le resistenze di Palazzo Marino. Il direttore scolastico regionale, Mario Dutto, ha infatti scritto nuovamente al Comune chiedendo il rilascio del nulla osta sull’agibilità della struttura, essendo tutto il resto in regola. Una posizione comunicata verbalmente ai responsabili di “Insieme” che tuttavia non sono ancora in grado di riconvocare gli alunni iscritti alla scuola “Nagib Mahfuz” di via Ventura per riprendere le lezioni. Per questo hanno chiesto un incontro col prefetto Lombardi per valutare insieme la situazione e arrivare a una soluzione nei tempi più rapidi possibili.
Particolarmente impaziente per vedere i bambini tornare sui banchi di scuola è il presidente dell’associazione “Insieme”, Mahmoud Othman, che ieri ha parlato con l’ambasciatore egiziano a Roma. «Il nostro massimo rappresentante diplomatico – dice – è tornato a parlare col ministro della Pubblica istruzione Giuseppe Fioroni che gli ha espresso la decisa volontà di fare aprire la scuola». Secondo Mahmoud Othman lo stesso ministro avrebbe promesso all’ambasciatore: «Andremo insieme a inaugurare la scuola di via Ventura».
D’accordo Fioroni, il direttore regionale Mario Dutto è pronto a firmare il decreto di autorizzazione, tanto che ieri mattina una funzionaria del suo ufficio ha telefonato alla direttrice della scuola Lidia Acerboni per avere i dati per il rilascio dei buoni libro gratuiti agli alunni delle elementari. La direttrice Acerbono si è limitata a rispondere che avrebbe fornito le notizie richieste nel momento in cui la scuola fosse ufficialmente autorizzata. Perché resta ancora da capire che cosa intenda fare il Comune. L’assessore all’educazione Mariolina Moioli per ora si limita a dire che la verifica della documentazione si sta rivelando più complessa del previsto. Dopo il benestare rilasciato dall’Asl e dai vigili del fuoco non è chiaro quali altre verifiche siano necessarie, anche se nei giorni scorsi correva voce che i tecnici comunali avrebbero potuto effettuare un’altra ispezione (sarebbe l’undicesima nel giro di un mese) nei locali della scuola. Un atteggiamento di ostruzionismo che il ministro Fioroni ha già pubblicamente stigmatizzato.


L’impresisone, insomma, è quella di essere di fronte a un vero e proprio braccio di ferro tra Comune e Ministero. E c’è chi non esclude che lo stesso Fioroni sia pronto a un intervento unilaterale per consentire ai bambini egiziani di poter tornare a studiare nei locali dell’istituto di via Ventura.

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