Scuola, in Italia troppi insegnanti. E siamo scarsi in matematica

L'Ocse boccia il nostro sistema educativo: troppa dispersione scolastica, pochi laureati, scarse competenze scientifiche

Scuola, in Italia troppi insegnanti. E siamo scarsi in matematica

Gli studenti italiani sono ancora troppo scarsi in matematica, ci sono troppi insegnanti e c'è troppa dispersione scolastica. Questa è, in sintesi, l'istantanea sulla nostra scuola fotografata dall'Ocse.

Il rapporto, di oltre 500 pagine, mette in risalto i troppi insegnanti. Questo nonostante i tagli degli ultimi anni. L'Italia è, infatti, ancora sopra la media europea. Oggi abbiamo 12 studenti per ogni insegnante alle elementari e alle medie, mentre nel resto dei Paesi dell'Ue la media è di 15 ragazzi per ogni professore. "Poiché la riduzione è astata attuata azzerando o limitando fortemente il turn over - spiega Francesco Avvisati, curatore del rapporto dell'Ocse per l'Italia - è notevolmente aumentata l’età media degli insegnanti che è molto più alta della media degli altri Paesi. verosimilmente nei prossimi anni, con la ripresa del turn over la situazione italiana si riavvicinerà a quella degli altri Paesi"

Inoltre preoccupante risulta anche il numero dei giovani inattivi, cioè i ragazzi senza lavoro che non stanno studiando. Negli ultimi quattro anni, infatti, sono aumentati del 5% (dal 19,2% al 24,6%). Di solito, nei periodi di crisi con una grande mancanza di lavoro, i ragazzi continuano a studiare. Qualcosa, in questo senso, non va e a spiegarlo è Francesco Avvisati: "Evidentemente nel nostro Paese non funziona il passaggio dalla scuola/formazione al mercato del lavoro". Grave, si legge nel rapporto, è il "problema matematica". Mediamente un laureato italiano ha le stesse competenze scientifiche di un diplomato finlandese, giapponese o olandese.

Per quel che concerne le iscrizioni all'università, invece, il tasso degli iscritti è sceso dal 2005 ad oggi. Nove anni fa, infatti, il 56% dei 19enni era iscritto ad un corso di laurea, mentre adesso il numero degli studenti che continua a studiare dopo aver completato il liceo è sceso al 47%. Un crollo quindi di quasi dieci punti percentuali. Al contrario, nel resto dell'Europa, circa il 60% dei ragazzi è iscritto ad un corso di laurea.

Novità, sottolineata nel rapporto Ocse, per quanto riguarda le donne. Quattro laureati in ingegneria, infatti, sono di sesso femminile. E, almeno in questo caso, battiamo nettamente la Germania (solo due su dieci) e la Gran Bretagna (poco più di due su dieci). Inoltre, se contiamo il sistema generale universitario, attualmente si laureano più donne che uomini. Il dato, infatti, si attesta al 62%.

Il livello di istruzione, comunque, migliora. Nel 2012, infatti, il 72% degli studenti possiede un diploma di scuola superiore, mentre nel 2000 il dato era fermo al 59%. Raddoppiano, infine, i laureati.

nel 2012 il 22% dei giovani tra i 25 e i 34 anni risultava laureato, mentre nel 2000 solo l'11% possedeva un diploma di laurea. Comunque l’Italia resta una delle ultime nazioni dei Paesi analizzati: siamo terzultimi in fatto di diploma e quartultimi come numero di diplomati.

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