A scuola di porto per «navigare» nel mondo del lavoro

A scuola di porto per «navigare» nel mondo del lavoro

A scuola di porto. Che vuol dire, anche: a scuola di vita. La frequenteranno giovani e giovanissimi - la fascia di età è compresa fra gli 8 e i 12 anni - nell’ambito del progetto messo a punto da Genoa Port center, Fondazione Carige e Muvita per promuovere tra i ragazzi le professioni del mare. Se ne fanno convinti sostenitori, innanzi tutto, Pierluigi Vinai, vicepresidente della Fondazione, e Alessandro Repetto, a capo di quella Provincia di Genova che ha fatto della conoscenza e dello sviluppo del mondo marittimo-portuale un obiettivo primario del ciclo amministrativo. Ma accanto ai due «timonieri», nel corso della presentazione di ieri a Palazzo San Giorgio, si schierano Rosaria Pagano, dirigente dell’Ufficio scolastico regionale, e Luigi Merlo, presidente dell’Authority genovese, entrambi sponsor entusiasti di un’iniziativa che vuole «offrire agli studenti l’occasione di conoscere e approfondire le opportunità del porto di Genova e del suo indotto, un mondo ancora poco conosciuto dai ragazzi e dalle loro famiglie». Poco conosciuto, comunque, anche dalle categorie professionali, compresi tanti operatori della comunicazione che parlano e scrivono molto, ma capiscono poco di shipping e della sua importanza nell’economia mondiale (visto che il 90 per cento, in tonnellate, del commercio mondiale viaggia intorno al mondo via nave!). «La filiera del porto», questo il nome del progetto, propone momenti didattici, visite alle strutture logistiche e portuali e persino un gioco, studiato apposta per migliorare la conoscenza dello scalo e dei suoi protagonisti. Alcune attività si svolgono a bordo del «Genoa Port Center Boat», un battello che, navigando, dà ai ragazzi la possibilità di osservare in modo diretto le innumerevoli attività che si svolgono in nave e in banchina, oltre al panorama di professionalità quotidianamente al lavoro. «Vogliamo far comprendere ai ragazzi, in un’ottica di potenziale sbocco lavorativo - spiega Repetto - che il porto di Genova è un luogo unico di traffici, intorno a cui ruotano, e a ottimo livello, la ricerca, l’innovazione, l’alta tecnologia e l’innovazione». Temi e prospettive che sono alla base del «Progetto Giovani» della Fondazione Carige: «I ragazzi - sottolinea Vinai - potranno usufruire gratuitamente un’esperienza unica dal punto di vista formativo e culturale per fare poi scelte più consapevoli».

Tutto questo, senza dimenticare che la Liguria, sede del più grande istituto nautico d’Italia e dell’Accademia italiana della Marina mercantile diretta con piglio da comandante da Eugenio Massolo, rappresenta un polo di eccellenza della portualità, da cui trarre molto più di un auspicio di ripresa e rilancio dell’economia e dell’occupazione.

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