La scuola di Milano e della Lombardia può essere considerata un vanto nazionale. Lo ha sottolineato ieri senza mezzi termini il direttore scolastico regionale Anna Maria Dominici durante la tradizionale conferenza stampa di inizio anno scolastico alla presenza dellassessore regionale allIstruzione Gianni Rossoni.
«Che siamo allavanguardia lo dicono innanzitutto i più recenti dati pubblicati dallOcse ha detto soddisfatta la Dominici , ma lo dice soprattutto il clima di serietà e rigore con cui si gestisce lattività didattica nella regione». A questo proposito, ha documentato che sono in aumento i bocciati e i «sospesi» (quelli, cioè, che in questi giorni sono impegnati negli esami di riparazione), e in aumento sono anche i non diplomati che questanno hanno raggiunto l8 per cento degli studenti iscritti alle quinte classi, vale a dire luno per cento in più rispetto allo scorso anno.
Rigore e serietà in una situazione complessiva che si fa sempre più difficile: cresce il numero totale degli studenti a cui non corrisponde un adeguato numero di docenti, così come sale il numero degli studenti non italiani, troppi dei quali limitati dalla mancanza di adeguata conoscenza dellitaliano. Infine, è in costante aumento anche il numero degli alunni disabili. Da qui limpegno per fronteggiare il rischio che una mole crescente di studenti diserti la scuola. Un impegno che coinvolge direttamente la Regione.
«Oggi ha ricordato lassessore Rossoni il 25 per cento degli studenti abbandona la scuola subito dopo il primo anno delle superiori. Occorre innanzitutto fare in modo che ragazzi e famiglie abbiano un servizio di orientamento valido, per evitare che la scelta del corso di studi sia sbagliata e, quindi, si vada incontro più facilmente al fallimento».
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