Se i liguri scelgono l’ospitalità della Svizzera

Oltre i luoghi comuni: i treni puntualissimi, l’ordine e la pulizia nelle strade, i servizi efficienti. Sì, d’accordo, in Svizzera c’è anche questo, alla massima potenza. Ma se usciamo un po’ dall’«ordinario» e guardiamo alle opportunità che la confederazione elvetica offre dal punto di vista dell’accoglienza, ecco che un altro tradizionale luogo comune «svizzero» - il costo della vita - dev’essere ridimensionato, se non addirittura dimenticato. Merito della politica turistica che vanta una quantità di proposte decisamente ampia, con un adeguato rapporto qualità-prezzo, tale da soddisfare una gamma di clientela esigente, ma molto attenta al portafoglio. In questo senso, la promozione del territorio, comprese le più piccole, ma gradevolissime realtà defilate dai maggiori centri urbani, resta uno dei capisaldi dell’offerta, soprattutto se rivolta agli italiani e, in particolare, ai liguri che a poche ore di auto o di treno riescono a raggiungere la maggior parte delle mete più ambite. Ne hanno dato riscontro, in dettaglio, ieri i responsabili del turismo della confederazione, nel presentare alcune nuove iniziative mirate al pubblico più sensibile a trascorrere soggiorni brevi di vacanza alla scoperta delle caratteristiche ambientali, storiche, culturali, artistiche o, più semplicemente, all’insegna del relax, il tutto a «due passi» da casa. Nel Canton Ticino, ad esempio, «italiano» quanto basta per sentirsi in famiglia, ma anche molto «svizzero» dal punto di vista delle opportunità promesse e rigorosamente garantite. A illustrarne le caratteristiche è Catherina Sitar, di Ticino Turismo: «Il nostro territorio è ricco di contrasti- spiega, anche da appassionata escursionista -, nell’arco di pochi chilometri si passa dal clima mite dei paesi in riva ai laghi alle montagne che svettano oltre i 3mila metri», passeggiando o anche arrampicando e fermandosi, poi, a rifocillarsi in uno dei caratteristici «grotti» per un incontro sostanzioso con la gastronomia locale. E per chi preferisce lasciare l’auto in parcheggio e lasciarsi trasportare dai treni dei ghiacciai - sottolineano Enrico Bernasconi, della Ferrovia Retica, e Matteo Spiller, di Swiss Travel System - sono state messe a punto offerte molto appetibili rispettivamente per le Ferrovie della Jungfrau, in occasione del centenario della linea, e per lo «Swiss Saver Pass» di più giorni.

Aggiunge il console onorario René Rais, all’unisono con la manager Francesca Rovati: la Svizzera si rivolge a un pubblico desideroso di novità, ma anche di certezze dal punto di vista del comfort. Certezze più che mai indispensabili in una difficile congiuntura economica europea e mondiale. «In Svizzera - conclude Rais - siamo in grado di garantirlo. Proprio al di là dei soliti luoghi comuni».

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