Se per pensionare i Municipi si candida la baby pensionata

Ora, forte di un curriculum di densa matrice culturale, si candida alla presidenza del Municipio Medio Levante, sponsorizzata da Enrico Musso, a sua volta candidato sindaco di Genova. Ma forse pochi ricordano che lei, Rosanna De Luca, 63 anni, genovese, un bel giorno (bello per lei, soprattutto) del gennaio 1983, all’età di neanche 34 anni, sposata e con un figlio, fu tra le prime in Italia, in assoluto, a fregiarsi del titolo di baby-pensionata. Il tutto, per carità!, non per il suo smagliante sorriso, la chioma bionda e l’aspetto assai piacente che la faceva somigliare a una pin up, ma nel pieno rispetto della legge: Dpr 1092/73, articolo 42 che stabiliva come una dipendente statale, maritata, poteva ritirarsi a vita privata, ma retribuita, dopo 15 anni di servizio.
Il suo caso conquistò meritatamente, a suo tempo, le prime pagine dei giornali, ma anche numerosi commenti non proprio morbidi nei suoi confronti. Che la lasciarono praticamente indifferente: «Mica l’ho fatta o voluta io la legge» fu la sua legittima difesa. E aggiunse, lei - con tanto di 14 anni e poco più di servizio all’Università degli studi di Genova -, a scanso di equivoci: «Perciò nemmeno mi sfiorano i sensi di colpa. D’altronde, gli stipendi degli statali sono tra i più bassi e il lavoro spesso non offre nessuna gratificazione». Ci fu anche, all’epoca, chi le fece i conteggi per un futuro roseo (ma senza tenere conto, ovviamente, degli incerti dello spread e della recessione...). Insomma: gli esperti, si fa per dire, preconizzarono una rendita di oltre 400 milioni di lire entro i 55 anni, addirittura un miliardo, se la baby-pensionata avesse affidata la somma alle banche. Be’, le cose, a proposito dei conti, non sono andate proprio così, ma lei, Rosanna De Luca, in ogni caso non si è rimessa certo a lavorare. Cioè, un momento: per lavorare, ha sempre lavorato, qualche faccenda l’ha sempre sbrigata, sempre in ambito culturale. Ma intanto s’è goduta la pensione. E di sicuro, oggi, non teme di rientrare nel gruppo dei cosiddetti «esodati» cui era stato promesso dallo Stato un collocamento sollecito in pensione, e si ritrovano improvvisamente disoccupati e a fare i conti - grazie al tandem Monti-Fornero - con uno spostamento in avanti di diversi anni prima di raggiungere la quiescenza.
Altri tempi, altri «scivoli» quelli della signora Rosanna De Luca. Che oggi, forse, chissà, si sente ancora talmente attiva e volenterosa da lanciarsi in politica. A tempo pieno.

Che se poi, con l’appannaggio del presidente del Municipio, non si sa mai, riuscisse ad arrotondare il quibus su cui già conta da trent’anni, be’, lei non si tirerebbe indietro. Magari anche per fargliela pagare a quegli esperti, accidenti a loro!, che a quel tempo le preconizzavano miliardi di rendita solo lasciando i soldi in banca e godendosi la vita.

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