Si deve al curatore, Massimiliano Gioni, la scelta della Villa Reale di Milano, perfetto teatro per le situazioni create da Tino Sehgal. Lartista condivide con larte concettuale la decisione di non aggiungere oggetti a un mondo già sovraccarico. Sembra così partecipare al clima di smaterializzazione anticipato da Marcel Duchamp, ma la sua opera è in realtà «fisica», fatta di persone. Vediamo unindimenticabile mistura di figure da quadri e sculture e di figure in carne e ossa che danno vita per lintero arco della giornata a sequenze di gesti in dialogo con Canova, Rosso, Segantini.
Sehgal inizia con un esercizio di memoria, un catalogo della coreografia moderna (Isadora Duncan, Martha Graham, Pina Bausch...) eseguito nel 2001. Luso della danza nellarte non è una novità, si pensi a Simone Forti, Yvonne Rainer, Trisha Brown, ma nella declinazione di Sehgal assume valore completamente differente, ha la temporalità della scultura. Mentre negli anni 60 e 70 la base è lidea di happening, «il mio lavoro - dice ora lartista - va nella direzione opposta, non combatte la permanenza». Per eliminare la distanza del palcoscenico Sehgal inizia la serie «This is...» in cui i custodi del museo alla fine di una sequenza enunciano nome dellartista, titolo, data: una didascalia verbale. Loralità è importante per Sehgal: lartista impartisce istruzioni agli interpreti che lavorano a turno e gli ex interpreti tramandano linsegnamento. Lo stesso contratto di acquisto di unopera è una promessa verbale davanti a un notaio e a testimoni.
Loperazione è così radicale che non vengono diffuse immagini, non cè catalogo e il nome dellartista non appare nella mostra. Il risultato è più poetico rispetto al concettuale ed evita laccumularsi di tracce minori e riduttive: foto, certificati, appunti scritti. Le sue opere sono unesperienza, vivono nella memoria. «This is propaganda» viene cantata dalle guardiane nella sala dove campeggia Il quarto stato di Pellizza da Volpedo.
LA MOSTRA
«Tino Sehgal», Milano, Villa Reale, via Palestro 16, fino al 14 dicembre, (Fondazione Trussardi)
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.