Sembra una giungla, ma è il teatro di Sua Maestà

Si apre martedì al Belli la rassegna «Trend. Nuove frontiere della scena britannica», curata da Rodolfo di Giammarco e divenuta un appuntamento immancabile per il pubblico capitolino. Vetrina di quanto di nuovo circola sui palcoscenici d’Oltremanica e di quanto è emerso nell’ultimo Fringe Festival di Edimburgo, quest’anno «Trend» propone quattro opere di forte impatto emotivo, scritte da drammaturghi visionari quali Oliver Lansley, Barry Collins, Lee Hall (sceneggiatore del film Billy Eliott), Simon Farquhar e affidate alla realizzazione scenica di quattro realtà emergenti del panorama italiano. A farsi carico di queste nuove e intriganti produzioni sono infatti il gruppo ZoeTeatro (in particolare Michele Bandini ed Emiliano Pergolati, registi e interpreti della pièce The Infant che inaugura il cartellone), il cagliaritano Leonardo Capuano (Judgement, dal 19 ottobre), la compagnia N.I.M. Neuroni In Movimento (Bollocks, da sabato 24) e il toscano Teatro Sotterraneo, artefice di uno studio su Rainbow kiss programmato in chiusura (il 30 ottobre e il primo novembre). Tutti alle prese con testi dove si fotografano ossessioni odierne (il terrorismo, la guerra, la prevaricazione), visioni apocalittiche, pulsioni dittatoriali, degenerazioni belliche spinte fino al cannibalismo, menomazioni fisiche e fragilità psichiche.

«Esploriamo una mappa di drammaturgie contemporanee inglesi - spiega il curatore - anche molto disuguali dove emerge la violenza o il primato di una classe su un’altra, di un sesso su un altro, di un’età su un’altra, di una vitalità su un impotenza, di una ferocia su una mitezza». Sembra insomma di essere tornati alla crudezza pulp degli anni ’90, a quella vena barbara e very angry degnamente rappresentata dall’opera di Sarah Kane. Info 06/5894875:

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