Il Settecento a Verona: gli artisti scaligeri che condussero l'Europa

Tiepolo, Cignaroli, Rotari a Palazzo della Gran Guardia. 150 capolavori: gli artisti scaligeri che condussero l'Europa

Il Settecento a Verona: gli artisti scaligeri che condussero l'Europa

Dire "la nobiltà nella pittura" è un po' troppo poco. Perchè la mostra "Il Settecento a Verona: Tiepolo, Cignaroli e Rotari" allestita al Palazzo della Gran Guardia che rimarrà aperta fino al 9 aprile, è un'occasione unica per ammirare opere inedite e contemporaneamente potere capire la storia di anni difficili, ma anche il lavoro di grandi pittori alle corti dei nobili o della Chiesa, approfondendo la scoperta di una città come Verona ricca di ville, palazzi che conservano ancora oggi capolavori inestimabili.

Salire l'immensae bianca scalinata del Palazzo della Gran Guardia con le sue vasiere in marmo ed essere subito abbagliati da una grande tela del Cignaroli fa un certo effetto; se poi proseguiamo la mostra allestita con pannelli che vanno dal blu ad un ocra scuro, il nostro stupore si fa sempre più grande quando vediamo pitture provenienti dall'Ermitage di san Pietroburgo o dal Kunsthistoriches Museum di Vienna. Ma ciò che più ci affascina sono le due tele del Bellotto, di cui una splendida veduta di Verona con Castelvecchio e il ponte scaligero da monte dell'Adige.

A fare da grande pannello introduttivo "Testa di fanciulla" di Pietro Rotari, un particolare proveniente da una collezione privata dove il blu della veste spicca sulla pelle candida della ragazza dai capelli raccolti in una cuffia marrone con merletti, molto simile alla "Ragazza con l'orecchino" di Vermeer. Innocente? Sapiente? Rassegnata? Mille sono le interpretazioni....

Gli artisti scaligeri sedussero L'Europa,

indipendenti e originali dai veneziani raccontano con 15o capolavori una scuola innovativa. Il catalogo edito da Silvana Editoria e a cura di Fabrizio Magani, Paolo Marini e Andrea Tomezzoli con la collaborazione di Ilaria Turri.

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