Sfrattata la moschea di Magenta

Ieri in via Oberdan l'ufficiale giudiziario accompagnato dai carabinieri, ha notificato l'esecuzione del provvedimento al vicepresidente dell'associazione "Yacuta", ospitata nel capannone trasformato abusivamente da due anni in luogo di preghiera

Sfrattata la comunità islamica dalla moschea di Magenta. È avvenuto ieri in via Oberdan, dove si è presentato l'ufficiale giudiziario che, accompagnato dai carabinieri, ha notificato l'esecuzione del provvedimento al vicepresidente dell'associazione «Yacuta», ospitata nel capannone trasformato abusivamente da due anni in luogo di preghiera. Si è così concluso un lungo braccio di ferro dopo la resistenza allo sfratto da parte della comunità islamica, nonostante due sentenze del giudice di Rho. «Cercheremo un altro luogo per incontrarci - ha commentato Nawaz Ashiq -. Speriamo di trovarlo a Magenta». La moschea di via Oberdan raccoglieva attorno a sé la comunità pakistana della zona e centinaia di islamici. «Sono molto soddisfatto dell'intervento. Questa chiusura segna una vittoria sulla strada della legalità – ha commentato Davide Boni della Lega Nord –.

Mi auguro che anche altre moschee abusive, come quella di viale Jenner a Milano, vengano presto chiuse». Sfratto stigmatizzato invece dal Comitato Pace Intercomunale del Magentino, che ha sottolineato come «da domani decine di lavoratori immigrati, persone per bene, non avranno più un luogo dove potersi riunire».

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