Sgozzata vicino alla villa di Clooney

Giallo sul lago di Como. La vittima è una bella ragazza sui 25-30 anni, dai capelli rossi: galleggiava nel lago seminuda

Sgozzata vicino alla villa di Clooney

Laglio - Il cadavere della ragazza è stato portato dal vento fin sotto alla Villa di George Clooney, a Laglio, proprio durante i preparativi per la processione del Venerdì Santo. L’hanno trovata così, ieri, all’ora di pranzo, con la gola tagliata. Aveva addosso solo una canottiera e un paio di slip neri, eleganti. Era bella. Molto bella, molto curata. Tra i venticinque e i trent’anni, apparentemente. Pelle chiara, capelli corti, a caschetto, rossi, tinti. Qualcuno deve averla aggredita e poi sgozzata. Un taglio profondo, con un coltello affilato. Poi, per liberarsi del corpo, l’hanno gettata nel lago, probabilmente sulla sponda opposta, molto più a nord, ma il vento, il Tivano, che ieri soffiava forte verso sud, ha fatto il resto.

La signora Flora Garcea stava cucinando quando dalla finestra di casa sua ha visto un corpo galleggiare a faccia in giù nel lago. «Ho capito subito che si trattava di una un cadavere e mi sono spaventata – racconta la donna -. Ho chiamato immediatamente mio figlio e il 118. Mi hanno detto di non toccarlo. Ho risposto che c’era il vento e c’era il pericolo che la corrente lo trascinasse via».

«Io sono sceso, ho preso la barca e ho cercato di girare il corpo con il remo. E a quel punto ho visto lo squarcio alla gola, faceva impressione», racconta il figlio Giovanni Cetti.

Niente vestiti, né scarpe. Un particolare che ha fatto pensare ai carabinieri che la vittima fosse nuda quando è stata uccisa, rivestita parzialmente in fretta e furia dopo il delitto. Il cadavere è finito in una piccola spiaggia a ridosso del municipio proprio a fianco a Villa Oleandra, la residenza estiva dell’attore americano.

Secondo gli investigatorie potrebbe trattarsi di una ragazza dell’Est, anche se ovviamente non aveva i documenti addosso e quindi non si è ancora riusciti a risalire alla sua identità. Il sangue si era raggrumato sui capelli e questo fa pensare che l’omicidio sia avvenuto uno o due giorni fa e che il killer abbia aspettato prima di disfarsi del corpo buttandolo in acqua.

Ieri il cadavere è stato sottoposto a visita esterna da parte dell’anatomo-patologo. Oltre allo squarcio alla gola c’erano anche una fratture al cranio, escoriazioni e un grosso ematoma. In un primo momento, infatti, non si escludeva che la lesione potesse essere posteriore al decesso, magari provocato dall’urto in acqua con rifiuti galleggianti o con qualche imbarcazione.

Ipotesi, questa, che avrebbe potuto far pensare anche al suicidio, ma che è stata scartata. Gli inquirenti stanno ora cercando di risalire all'identità della donna attraverso la verifica delle impronte digitali.


A Como l’hanno già ribattezzato il delitto del Venerdì Santo, perché la notizia si è diffusa proprio mentre in città iniziava la Processione del Santo Crocifisso.

Al momento non risultano denunce di scomparsa di ragazze. Per questo una delle ipotesi è che possa trattarsi di una prostituta anche se al momento non ci sono dati che lo confermerebbero.

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