
Dai «taxi volanti» (un progetto realmente approvato dal Consiglio comunale negli anni scorsi, con i vertiporti, anche se il sindaco smentisce uno studente) alla sicurezza su cui «finora le soluzioni che ha messo in campo non sono state tanto efficaci», i giovani del liceo classico Parini ieri mattina hanno «torchiato» Beppe Sala. I liceali sono in cogestione e il sindaco ha partecipato all'incontro di circa un'ora sui temi della città. Dopo di lui toccava all'eurodeputata leghista Silvia Sardone. Uno studente ha criticato il servizio Atm, Sala gli ha risposto che «non p costoso, e con 2,2 euro a biglietto copriamo solo il 45% del costo di servizio». Ha spiegato che con il Piano Casa straordinario sta offrendo aree gratis agli operatori che si impegnano a realizzare alloggi a un prezzo massimo di 80 euro al mq, e boccia il «modello AirBnb, a New York non si può praticamente più affittare alloggi a breve, va trovata una via. Anche gli sviluppi immobiliari degli ultimi anni, ad esempio il Bosco Verticale, sono belli ma si sono concentrati su una fascia della popolazione ricca e oggi è un grande problema. Bisogna convincerli a investire in periferia e realizzare alloggi per il ceto medio». C'è un ping pong sulle auto, Sala ribadisce di non essere contro ma «abbiamo dedicato troppo spazio a parcheggi su strada e perchè bisogna avere diritto di posteggiare proprio sotto casa - provoca -? Per me a 28 anni non avere l'auto era da sfigati, adesso per fortuna non è più così». E chiede di «non cadere nelle drammatizzazioni sulle piste ciclabili, poi certo vanno governate meglio». Anche se un giovane risponde che sarebbe meglio fare protette da cordoli e non disegnate sull'asfalto («ho già capito per chi voti» scherza Sala).
C'è gli fa notare che una parte della sinistra è contraria ai rimpatri.
Il sindaco ammette che «è un filo così» ma spiega: «Io sono tra quelli che dicono che chi non rispetta le regole va rimpatriato ma dire li manderemo tutti a casa come Trump o come diceva il ministro Salvini promettendo il rimpatrio di 600mila immigrati è raccontare balle. Ogni anno ne vengono mandati via 5mila, a Milano 500, da gennaio 105».
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