Smartphone promossi, via il divieto dalle scuole

Il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone annuncia il ritorno dei dispositivi elettronici tra i banchi di scuola

Smartphone promossi, via il divieto dalle scuole

La scuola del futuro non potrà fare a meno di smartphone e tablet. Per questo il governo ha deciso di cancellare la circolare del 2007 scritta dall'allora ministro dell'istruzione, Giuseppe Fioroni, che bandiva i dispositivi elettronici dalle scuole. Lo ha annunciato il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone che ha definito "anacronistico" il divieto.

Era il 2007, Steve Jobs non aveva ancora presentato l'iphone, sul mercato si affacciavano i primi smartphone che, a guardarli oggi, non erano poi così smart. Con i telefoni cellulari principalmente si inviavano sms. Il ministro dell'Istruzione Fioroni decise di vietare l'utilizzo di "telefono cellulare, o altri dispositivi elettronici, durante lo svolgimento delle attività didattiche", lasciando agli istituti scolastici la decisione sulle sanzioni da applicare.

"Dobbiamo istituzionalizzarne l’utilizzo, togliere il proibizionismo. - ha dichiarato oggi il sottosegretario all'Istruzione Davide Faraone - Per arrivare a una digitalizzazione sempre più diffusa nelle scuole, è anacronistico vietare l’uso di qualsiasi dispositivo in classe".

Smartphone e tablet diventeranno dunque gli alfieri della digitalizzazione della scuola, per cui il governo ha previsto un investimento di più di un miliardo di euro per portare la fibra e la banda ultra-larga all'ingresso di ogni istituto.

I dispositivi elettronici sostituiranno progressivamente i libri di testo e potranno diventare un utile

strumento contro il cyber-bullismo. Per fare questo però sarà fondamentale il ruolo di insegnanti e dirigenti scolastici che avranno il fondamentale compito di insegnare un uso consapevole dei dispositivi.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica