Nemmeno davanti a dati incontrovertibili, il sindaco di Milano Giuliano Pisapia riesce ad ammettere che il blocco del traffico non solo è stato un flop colossale nella lotta ai Pm10 ma ha anche causato gravi danni all'economia meneghina. Il blocco totale della circolazione venerdì e sabato non ha portato benefici alla qualità dell’aria a Milano. Le centraline di rilevamento del Pm10 nel capoluogo hanno, infatti, superato i limiti di 50 microgrammi al metro cubo. E il primo inquilino di Palazzo Marino cosa fa? Esulta e assicura che il blocco ha dato risultati positivi.
"Il blocco auto ha dato risultati che rappresentano un buon punto di partenza - ha detto Pisapia - i livelli di pm10 sono diminuiti significativamente, ma soprattutto c’è una diminuzione di livelli di biossido di azoto che si è più che dimezzato". In realtà, scorrendo i dati resi pubblici dall'Arpa, balza subito all'occhio che la situazione venduta dal sindaco di Milano si avvicina tutt'altro che alle condizioni reali. "Le condizioni atmosferiche, con correnti occidentali in quota e scarsa circolazione atmosferica nei bassi strati, - ha spiegato l'Arpa - hanno determinato condizioni favorevoli all’accumulo degli inquinanti". I valori al di sopra del limite dei 50 microgrammi per metro cubo sono stati segnalati in diverse zone del capoluogo lombardo: 51 in via Senato e 64 al "Verziere" entrambe in pieno centro, e 69 nella più periferica "Città Studi". Situazione identica a quella registrata nei centri della provincia dove il blocco non è stato effettuato: 52 mg/m3 ad Arese, 65 a Limito di Pioltello, 72 a Vimercate e 76 a Monza.
Un vero e proprio fiasco, insomma. Adesso i milanesi aspettano che Pisapia se ne accorga e chieda scusa per un blocco che ha avuto il solo effetto di deprimere i consumi e di mandare in tilt i mezzi pubblici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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