Si è spento sabato sera all'età di 81 anni a Parma dove viveva Roberto Bertazzoni, cavaliere del lavoro, considerato il Re degli elettrodomestici, presidente e amministratore delegato, da oltre mezzo secolo, della Smeg, le Smalterie Metallurgiche Emiliane Guastalla. È stato un assoluto protagonista del mondo industriale emiliano ma anche italiano.
Il grandi "fiuto" per gli affari
Fondata nel 1948 dal padre Vittorio, la multinazionale presentò nel 1958 la prima cucina sotto il marchio Elisabeth. Suo figlio Roberto, laureato in Economia e Commercio, prese la direzione negli anni Settanta. Sotto la sua guida l'azienda era cresciuta esponenzialmente arrivanto ad un giro d'affari di 900 milioni di euro l'anno, creando lavoro per 2600 persone distribuite nei suoi cinque stabilimenti.
Negli anni successivi il marchio si è poi ingrandito ampliando il mercato non solo a lavatrici, frigoriferi e apparecchi per la cottura, ma allargandolo anche nel settore professionale, ospedaliero fino a collaborare a partire dal 1985, con architetti e designer di fama mondiale, che hanno reso l’estetica del frigorifero degli anni ’50 un grande classico, unendo colore e design. Sono sessanta i Paesi dove l'industria esporta attualmente i suoi prodotti, dall'Europa agli Stati Uniti fino al Medio ed Estremo Oriente è Australia. L'industriale fino a poco tempo fa era anche nel Cda di Mediobanca.
Cavaliere della Repubblica
Nel 1993 era stato nominato Cavaliere della Repubblica dalle mani dell'ex presidente della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Nella motivazione si legge: "improntata ad una formula imprenditoriale che coniuga l'attenzione gestionale a qualità innovazione, tecnologia e stile di prodotto”. L'azienda è stata a lungo anche sponsor Ferrari, una collaborazione iniziata nel 1979 e si racconta che fu proprio Enzo Ferrari a chiedere a Bertazzoni di sostenere la sua scuderia.
Il Cavaliere lascia la
moglie Maria Rita Gandolfi, il figlio e il nipote Vittorio, Amministratore delegato dell’azienda di famiglia. I funerali si svolgeranno martedì 2 aprile, alle 11.30 nel duomo di Guastalla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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