«Sono Federer ma chiamatemi Genio»

In finale a Melbourne batte Gonzalez e vince il decimo torneo dello Slam Nel mirino il record di Sampras a quota 14 e l’oro olimpico a Wimbledon ai Giochi di Londra 2012 Con un neo: la rinuncia alla Davis

Un re molto speciale chiamato Federer ha conquistato a Melbourne la prima prova del Grande Slam 2007. In due ore e venti minuti di gioco, il numero uno del mondo ha confermato la sua indiscussa superiorità battendo il cileno Fernando Gonzalez per 7-6,6-4,6-4. Soltanto Ken Rosewall ventisette anni prima di lui era riuscito a vincere il torneo senza perdere un set, mentre in tutto lo Slam l’unico altro caso era stato quello di Borg al Roland Garros del 1980. Quest’ultima impresa tennistica lancia il campione svizzero verso il tetto del mondo. Con dieci titoli del Grande Slam vinti, Roger si avvicina minaccioso al record di tutti i tempi, messo a segno da Pete Sampras, detentore di 14 prove. Ma gli «studiosi» ci ricordano che gli rimangono altri numeri da superare: Roy Emerson con le sue 12 vittorie, Bjorn Borg con 11. Naturalmente Rod Laver e Don Budge, vincitori nello stesso anno delle quattro Prove del Grande Slam, impresa difficilissima da mettere a segno perché significa Australian Open, Roland Garros, Wimbledon e US Open. Per Roger Federer il trono di Parigi rappresenta un problema. Sulla terra rossa il suo magico gioco non ha ancora trovato la soluzione vincente. Ma, sopratutto, sulla terra esiste un matador chiamato Nadal che per lui è il «Diavolo».
Ieri, dopo la finale, un giornalista gli ha perfidamente chiesto: «Mr. Federer ha gia prenotato un campo di terra per allenarsi?». Lui, sorridendo, ha risposto: «Lo farò dopo il torneo di Miami». Nella finale di Melbourne, Fernando Gonzalez ha dato tutto ciò che aveva contro un campione che ormai sembra avere come rivale soltanto il glorioso libro della storia del nostro sport. Federer in tutto il torneo ha dovuto salvare due set points. Lo ha fatto ieri notte in finale contro il cileno che ha servito sul 5-4 per chiudere il primo set. In quel momento Federer, come sempre accade, ha alzato il livello di gioco ed è scappato via, ed oggi può raccogliere i dovuti elogi: «In questo momento penso di essere il miglior tennista del mondo - ha dichiarato lo svizzero ai giornalisti -. Se proprio ci tenete, potete chiamarmi “genio”. Ma se nel 2003 mi avessero detto che nel giro di tre anni avrei vinto nove Grandi Slam, che oggi sono diventati dieci, non ci avrei creduto», ha confessato Federer dopo il match, dichiarandosi sorpreso. Poi ha aggiunto che il suo obiettivo è quello di giocare fino al 2012 per coronare il sogno di una vittoria a Wimbledon durante i Giochi Olimpici. Affermazione che ha fatto tremare i polsi agli amanti dei record!
Già oggi, guardando il magnifico tennis che esibisce, molti esperti sarebbero tentati di assegnargli il titolo del più grande tennista di tutti i tempi. Io posso citare una frase di Nicola Pietrangeli che nel 2003 mi disse: «Guardando Federer mi sono riconciliato con il tennis». Per quanto mi riguarda, non ricordo un campione con tanto talento tennistico e altrettanta continuità nei risultati. Qualcuno potrebbe ribattere che esisteva Borg. La mia risposta sarebbe: lo svedese era un magnifico manovale! I match di Federer sono una benedizione per il gioco. Eppure questo campione che tutti amiamo ha preso una decisione sconcertante. Una decisione che farà molto male al nostro sport. L'indiscusso numero uno del tennis mondiale ha annunciato che non giocherà la Coppa Davis per il suo Paese. La Svizzera al primo turno deve affrontare, in casa, la Spagna di Rafael Nadal. Sarà per problemi di programmazione in un calendario fitto di impegni, sarà per non prestarsi a un braccio di ferro con il più temibile dei suoi rivali, fatto sta che la sfida tanto attesa tra Federer e Nadal non ci sarà. Una decisione simile si trasforma in una brutta pagina per uno sport individuale nel quale esiste soltanto una competizione all'anno in cui i giocatori possono difendere i colori delle loro bandiere. Può darsi che io abbia una visione superata, fuori moda e troppo patriottica, ma la decisione di Federer, per me, è una grande delusione.


Per ritornare agli Australian Open, voglio segnalare che hanno registrato un successo di pubblico senza precedenti. Nel corso di due settimane, gli spettatori sono stati 554.858, una cifra davvero importante. L'Australia, che ha dominato il mondo del tennis per tanti anni, a questo punto deve solo ritrovare un suo campione.

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