Spagna, esplode il caso basco: i separatisti radicali primo partito

Gli indipendentisti «abertzale» di Bildu fanno segnare il 25% ed eleggono oltre 1.100 consiglieri. San Sebastian avrà un sindaco separatista. In crisi Psoe, Pp e Pnv, i nazionalisti moderati. I dirigenti: «Dimostriamo che la politica ha sconfitto il terrorismo di Eta»

«Una ola de votos». Un'onda di voti, quella che dal mar Cantabrico e dal Golfo di Biscaglia ha portato sulle coste frastagliate dei Paesi Baschi una delle più storiche sorprese elettorali di queste amministrative in Spagna: il 25,45% fatto segnare da Bildu, il primo partito dichiaratamente separatista ammesso alle elezioni dal 1998, ovvero da quando la «ley de partidos» consente al Tribunale Supremo di dichiarare illegali formazioni politiche con sospetti legami con le organizzazioni terroristiche come Eta.
E la legge dei partiti anche in questo caso è stata fino all'ultimo una spada di Damocle sul futuro politico di Bildu («Riunirsi» in lingua euskera). Già, perché la formazione di recente nascita - che accorpa Eusko Alkartasuna e Alternatiba - era stata tacciata di essere diretta erede dello scomparso Batasuna, il «braccio politico» di Eta. Ma la netta presa di distanza dei dirigenti e il decalogo di rifiuto della violenza sottoscritto da ogni candidato hanno convinto il governo di Madrid a concedere l'autorizzazione. Dopo anni (Batasuna fu dichiarato illegale nel 2003 e anche nelle elezioni autonomiche del 2009 furono bloccate le liste di D3M e Askatasuna), la cosiddetta izquierda abertzale, ha avuto un partito di riferimento e il risultato è stato di portata storica: 276mila voti (50mila in più di quelli raccolti da Euskal Herritarrok nel 1998), 88 Comuni in cui è maggioranza assoluta (74 nel Paese Basco e 14 in Navarra), 1.130 consiglieri eletti. Un trionfo inaspettato che getta nel più completo panico le forze centraliste di Madrid.
Già, perché ora socialisti e popolari - nonché i nazionalisti baschi moderati del Pnv - si trovano davanti a un vero labirinto politico. Il fatto che un basco su quattro abbia votato un partito separatista è una richiesta radicale di indipendenza da Madrid. Il fatto che nella provincia di Guipuzkoa e nella città di San Sebastian Bildu sia il primo partito, tanto da poter esprimere il sindaco, è un segnale altrettanto netto. Psoe, Pp e Pnv ora dovranno allearsi e confrontarsi con gli abertzale, rischiando però di spezzare il fragile equilibrio regionale, dove i socialisti governano appoggiati dai popolari.
Il successo politico di Bildu, comunque, sembra mettere una pietra tombale sulla violenza etarra. Storicamente, i maggiori risultati elettorali per i separatisti arrivano quando Eta annuncia il cessate il fuoco.

Così era stato dopo gli accordi di Lizarra nel '98 e così è stato ora, a qualche mese dal cessate il fuoco unilaterale (e finora rispettato) da parte del gruppo armato. Finalmente, forse, le istanze autonomistiche e indipendentiste dei baschi hanno trovato una via democratica e non violenta per esprimersi.

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