L'hanno ribattezzato «Crazy diamond» (diamante pazzo, ndr), come la celebre canzone dei Pink Floyd «Shine on you Crazy Diamond». «Pazzo» perché il suo comportamento è irregolare, a fasi alterne. E «diamond» perché come e più di un diamante brilla, tanto da strappare alla pulsar che si trova nella costellazione della Vela il record di brillantezza, diventando così la sorgente più lucente di tutto il cielo.
Spazio sempre più senza confini per i ricercatoriPer la prima volta è stato osservato in diretta un buco nero che fa una sorta di «indigestione» ingurgitando un'enorme quantità di materia: E più ingurgita più brilla, fino a diventare il faro più luminoso della volta celeste. Una scoperta che parla un po' italiano. A osservare l'evento, infatti, sono stati il satellite Agile dell'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e il satellite della Nasa Fermi, al quale l'Italia partecipa con Asi, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Il buco nero, che ha una massa miliardi di volte maggiore rispetto a quella del Sole, si trova al centro del quasar (oggetto astronomico luminoso, ndr) 3C454.3, distante miliardi di anni luce dalla Terra. La sua esistenza è rivelata dall'altissimo livello di emissioni gamma, direttamente collegate alla quantità di materia che il buco nero acquisisce. Quando il buco nero «non mangia», per così dire, , l'emissione è stazionaria, ma quando invece si abbuffa di materia l'emissione aumenta e diventa variabilissima. IL raro evento si è verificato alla fine di novembre. «È come se la macchina acceleratrice di questo buco nero si sia attivata superando se stessa in modo del tutto inaspettato - dice il ricercatore Stefano Vercellone dell'Inaf di Palermo -. Abbiamo chiamato questo oggetto, non a caso, "Crazy Diamond", e ora lo vediamo in azione come sorgente gamma più forte dell'intero cielo».
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