Ancora voce a «L'ultima parola»: stesso spirito e nuovi bersagli

Ancora voce a «L'ultima parola»: stesso spirito e nuovi bersagli

Stessa rete, stesso spirito e nuovi bersagli. Torna stasera L'ultima parola di Gianluigi Paragone che, alle 23.25 su Raidue, inaugura la quarta edizione del talk show sempre più impegnato nel prestare il microfono ai cittadini. Meno spazio ai politici, e sorrisi ammiccanti a internet. Pubblico e blogger a farsi largo nel piccolo schermo, la chitarra di Paragone ad aprire ogni puntata e la media di ascolti della stagione passata ferma al 10,6% a far ben sperare. La miscela potrebbe farsi (parecchio) populista? Non per il conduttore, che rivendica quello che definisce «un racconto cronachistico del Paese», capace, forse, di scansare la prevedibilità del dibattito politico. Chiunque abbia una storia porta con sé qualche rancore: Antonio Mastrapasqua, presidente dell'Inps, suo malgrado, de L'ultima parola è stato protagonista e, a detta di Paragone, avrebbe solleticato pressioni in casa Rai: «Si è risentito perché sosteniamo che con una presidenza così importante avere altri 26 incarichi sia troppo.

Poi ho anche capito perché potesse permettersi di fare certe telefonate: diciamo che in famiglia non è l'unico ad avere rapporti con la Rai». Il talk riparte da Cernobbio, dal suo convegno farcito di economisti, industriali e politici, e dal vissuto di imprenditori «anonimi».

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