Barbarossa si difende: "Eros, ho detto 'ti uccido', in campo siamo bambini"

Dopo il litigio con Eros Ramazzotti che aveva raccontato della frase "Ti ammazzo", il cantante si scusa

Barbarossa si difende: "Eros, ho detto 'ti uccido', in campo siamo bambini"

Tutto è iniziato per un duro fallo di Pavel Nedved sul rapper Moreno che ha scatenato un parapiglia in campo con insulti e un accenno di rissa durante la Partita del Cuore del 2 giugno. Sono volate parole grosse tra i cantanti e, soprattutto, tra Eros Ramazzotti e Luca Barbarossa. Dopo la partita Eros, sul suo profilo Instagram, aveva raccontato degli insulti ricevuti: "Se mi ritocchi ti ammazzo davanti a tutti". Parole che, dopo l'ammissione, sono state pronunciate da Barbarossa. Dopo 24 ore, però, i due si sono sentiti e chiariti. Pace fatta, come racconta Barbarossa in una intervista a Radio Capital: "Quando giochiamo a pallone la nostra età è di 10 anni. Quindi ieri per 30 secondi ci si è un po’ annebbiata la vista, abbiamo litigato. Non avrei mai pensato nella vita di litigare per Nedved. Ma siamo due fratelli con Eros, lo siamo sempre stati.

E comunque se ogni volta che litighiamo otteniamo 2 milioni per la ricerca dobbiamo farlo più spesso".

E sul fallo di Nedved: "È stato un po’ pesante. Il nervosismo è nato da lì, non ce lo aspettavamo da un campione come lui. Lì forse io l’ho attaccato troppo e Eros ha esagerato nel difenderlo".

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