"Un uomo molto più grande di me, mi costrinse a salire in auto e mi violentò". Claudia Cardinale parla della sua esperienza e, anche se non fa commenti diretti sul caso Weinstein, in questi giorni il parallelo è inevitabile. L'attrice aveva subito la violenza a Tunisi, dov'era nata. " È stato terribile, ma la cosa più bella è che da quella violenza nacque il mio meraviglioso Patrick. Io infatti, nonostante fosse una situazione molto complicata per una ragazza madre, decisi di non abortire. Quando quell’uomo seppe della mia gravidanza, si rifece vivo, pretendendo che abortissi. Neanche per un attimo pensai a disfarmi della mia creatura! Ne parlai con i miei meravigliosi genitori e con mia sorella Blanche e tutti insieme decidemmo che il mio bambino sarebbe cresciuto in famiglia, come un fratello minore".
Come riporta il Corriere, l'attrice poi parla del suo rapporto con il produttore Franco Cristaldi, che l'aiutò durante la gravidanza, e poi la portò a Londra quando fu il momento di partorire. Dopo però, con il produttore iniziò una relazione.
"Con lui ero praticamente un’impiegata, una subalterna che veniva pagata al mese per i quattro film l’anno che facevo: non lo chiamavo nemmeno per nome, ma per cognome. Mi sentivo in ostaggio, mio padre e mia madre erano furibondi."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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