Downton Abbey, il sequel è già in lavorazione

Secondo il produttore di Downton Abbey un sequel del film sarebbe già pronto per entrare in fase di pre-produzione

Downton Abbey, il sequel è già in lavorazione

Downton Abbey, la famosa serie britannica trasmessa da BBC e firmata da Julian Fellowes, potrebbe non aver finito la sua avventura. Dopo il film tratto dal telefilm di sei stagioni, sembra che in cantiere ci siano già progetti legati ad un ulteriore sequel.

A riportare la notizia è The Hollywood Reporter che ha avuto l'occasione di intervistare Gareth Neame, direttore della Carnival Films e storico produttore di Downton Abbey. Neame ha collaborato spalla a spalla con il creatore dello show, Julian Fellowes, e con lui sta già lavorando al prossimo progetto, Belgravia, che nasce proprio da un romanzo di Fellowes, edito in Italia da Neri Pozza.

Gareth Neame già in passato aveva dichiarato che un film sequel di Downton Abbey sarebbe stato preso in considerazione solo se il primo si fosse dimostrato un successo. Cosa che è avvenuta. Il film di Downton Abbey, infatti, è stato un successo tanto di critica quanto di pubblico. Al botteghino statunitense è riuscito a sconfiggere rivali forti come l'Ad Astra con Brad Pitt o l'ultimo capitolo di Rambo: Last Blood con Sylvester Stallone. Presentato all'interno della tredicesima edizione della Festa del Cinema di Roma, Downton Abbey è stato un buon successo anche in Italia, dove ha incontrato il favore dei tanti appassionati che non vedevano l'ora di tornare a Downton, a tre anni dalla conclusione della serie televisiva.

Con questi dati alla mano era impensabile non chiedere a Neame se, a questo punto, si potesse già parlare di un sequel per cercare di raddoppiare il successo già ottenuto. A domanda diretta, il produttore ha risposto:"Ne stiamo già parlando. Stiamo già lavorando alla storia e a quando sarebbe possibile cominciare a girare. Ma, proprio come per il primo film, dobbiamo provare a riportare tutto il cast sul set e questa è una sfida davvero ardua".

Neame ha poi confessato che lui e Julian Fellowes stavano già parlando di un possibile sequel prima che il primo film venisse uscisse effettivamente sul grande schermo.

"Ma lo facevamo trattenendo il fiato," ha spiegato, prima di continuare: "Le reazioni al film, il press tour negli Stati Uniti, tutto era così forte che non abbiamo potuto fare a meno di pensarci. E poi fu chiaro dal primo weekend di incassi che sarebbe valsa la pena parlarne molto seriamente".

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