La sua è una presenza fissa nella tv, spesso non gradita, ma sono ormai anni che Gabriele Paolini irrompe in ogni diretta tv, posizionandosi dietro l’inviato e mostrando solo la sua faccia che così è diventata famosa. Questa volta, però, è lui a mettersi in primo piano a gridare forte la sua rabbia per la morte del padre a suo dire deceduto per un caso di malasanità il 3 dicembre del 2017.
“Mio padre - scrive in una nota- era stato ricoverato alle 9 del mattino il 3 dicembre del 2017 in un ospedale di roma in codice giallo ed è morto la sera alle 22 per sospetta mancanza dialisi in seguito ad un arresti cardiaco. Lui la dialisi le faceva con regolarità due volte la settimana da un anno e mezzo a questa parte. Il giorno del ricovero mi chiama il medico che lo ha preso in carico nel momento del ricovero e mi chiede in che condizioni avessi portato mio padre in ospedale aggiungendo che sembrava che non facesse la dialisi da almeno 5 giorni”. Paolini ritiene improbabile questa cosa, visto che il padre la eseguiva regolarmente presso una struttura privata sempre della capitale. Si chiede quindi, dopo il decesso, di cui non sa ancora darsi pace, di chi sia ora la colpa.
“Io ho depositato subito in seguito alla morte di mio padre una denuncia penale (con 6 integrazioni) per omicidio con i miei avvocati Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmüller presso la caserma dei Carabinieri, ma dopo un anno e mezzo questa è stata archiviata, perché il medico che mi telefonò quella mattina per dirmi delle condizioni critiche di mio padre, risultava irrintracciabile”, continua.
Paolini ora chiede a gran voce che le indagini su questo strano decesso vengano riaperte, e chiede giustizia per ma morte del padre di cui dice: “Oltre ad essere mio genitore ha servito con onore e serietà lo Stato Italiano ed è stato nominato cavaliere della repubblica”. Il suo grido di aiuto presso le autorità lo ha portato anche a promettere che se avrà giustizia, non si presenterà più in tv come disturbatore: “Voglio solo la verità su questa vicenda che ha visto la morte ingiustificata di un’innocente”.
Paolini, come dicevamo, è il più noti disturbatore tv, tanto da essere entrato nel Guinness dei primati con la motivazione di “sabotare regolarmente i collegamenti di giornalisti e presentatori su tv nazionali in
Italia, incoraggiando l’uso del condom come parte della propria battaglia civile contro l’Aids”. Questa volta però, la sua è una motivazione personale a cui sta dando grande voce in cerca giustizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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