Corona choc: "Volevano uccidermi. Con Belen non era vero amore..."

In una lunga intervista al Corriere Corona ha svelato dettagli inediti della sua vita, tra tentati omicidi e l'ombra del crimine sempre dietro alle spalle. Una vita che ora potrebbe diventare un film

Corona choc: "Volevano uccidermi. Con Belen non era vero amore..."

I fotoricatti ai personaggi famosi, i soldi falsi e le mutande lanciati in strada, la droga e gli insulti ai giudici. A 46 anni Fabrizio Corona sembra aver vissuto non una ma più di una vita. Una lunga storia che l'ex re dei paparazzi ha deciso di raccogliere nella nuova autobiografia - "Come ho inventato l'Italia" - scritta di suo pugno.

Intervistato dal Corriere della Sera Corona ha ripercorso i momenti più crudi e bui della sua vita, sempre sopra le righe perché: "Mi sentivo il protagonista di una storia d'ingiustizia e ho cavalcato quello storytelling con la follia di chi pensava di non pagare le conseguenze. Poi, davanti al macigno di una pena di 14 anni cumulativa, ho capito di aver sbagliato".

Seppur consapevole degli errori commessi Fabrizio Corona non è però cambiato. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, dice il detto. È lui stesso ad ammetterlo: "In carcere mi sono spaccato apposta un dito. Dovevo lanciare un marchio su una maglietta e avevo bisogno di uscire e farmi fotografare. Mi hanno portato cinque volte all'ospedale e ho fatturato 50 mila euro". Il punto sta tutto lì: i soldi. Nell'intervista l'ex re dei paparazzi ammette di avere problemi con il denaro e che tutta la sua vita è ruotata attorno al desiderio di farne sempre di più: "Sono la mia grande malattia: mi dà il senso del successo e dell'identità. Sto cercando di curarmi con due psichiatri".

Un percorso psicologico che Corona sta affrontando da tempo anche per dimenticare gli anni difficili trascorsi dietro le sbarre e che lo legano con un filo sottile al passato. L'ex compagno di Nina Moric non ha mai fatto mistero di essere stato oggetto di due tentati omicidi, commissionati da malviventi con i quali aveva un debito di soldi: "Due albanesi volevano uccidermi perché avevo un debito con il nipote di un celebre potente della storia d'Italia. Comprarono una pistola per gambizzarmi o farmi fuori, in mezzo si è messa una famiglia mafiosa e tutto si è risolto". La paura di morire per mano di altri non è però svanita e Corona al Corriere ha svelato: "Ho fatto sei anni di carcere, anche con criminali efferati di cui ho dovuto essere amico per salvare la pelle e che, quando escono, sanno dove trovarmi. Tutti vogliono favori. Prima davo retta, ora li mando a quel paese. Ma è gente che se la prende. Tanti mi vorrebbero morto". Sui suoi amori passati, invece, Fabrizio Corona è inclemente: "Se amo e sono bravo, temo di restare fregato. A Nina Moric e a Belen ne ho fatte di ogni. Infatti, oggi so che non era amore".

Lui che ha vissuto dall'interno alcuni degli eventi più significativi del nostro paese, da Tangentopoli a Vallettopoli, ora è pronto a diventare il protagonista di una serie o di un film: "Non sono un criminale, sono un furbo che non ha fatto male alla povera gente, ma ha sfruttato e fregato un sistema già corrotto. Ora ho incontrato tante case di produzione per trattare i diritti per film e docuserie e tutti mi hanno detto: non pensare che ne esci bene.

Sicuramente è così, ma anche Il Lupo di Wall Street , quando ha dato i diritti, era una persona diversa da quella che si vede nel film". In tutto questo buio però Fabrizio Corona intravede uno spiraglio. A febbraio 2024 finirà la sua condanna: "Vorrei la grazia. Per la sproporzione della pena e per come sono cambiato".

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