Femminicidi: Incontrada e Pasotti genitori «rari»

Paolo Scotti

Dal 2000 ad oggi sono oltre 1600 i casi in Italia di minori rimasti orfani per un femminicidio. Sono «quelli che restano» come li definisce il regista Andrea Porporati -: sono cioè i bambini di cui, dopo la morte della madre e l'incarceramento del padre, nessuno può più occuparsi, e che finiscono in una casa famiglia. Il giorno in cui in casa di una coppia di Senigallia squillò il telefono, e un'assistente sociale chiese loro se potevano accogliere i tre bambini d'una loro cugina, uccisa dal marito, i due ebbero pochissimo tempo per decidere. «Ma fu una scelta inevitabile racconta Carmelo Calì, già genitore con Paola Giulianelli di due figli adolescenti -: Potevamo lasciarli da soli?». Su questa storia di eroismo del quotidiano. Raiuno ha girato un tv-movie: I nostri figli, in onda domani. Interpreti Vanessa Incontrada e Giorgio Pasotti. «Io non so se avrei avuto il coraggio, avendo già due figli da seguire, di prenderne in casa altri tre commenta lei -. Un coraggio che questa coppia ha pagato duramente, quando il lavoro di lui è diminuito e sono diventati dei nuovi poveri». «Ma anche una scelta di vita grazie alla quale oggi sono più uniti che mai aggiunge lui - avendo superato assieme tutti i problemi».

Primo fra tutti quello di decidere se, e come, raccontare ai tre orfani cosa c'era stato fra i loro due veri genitori. «Un passo delicatissimo, e grave. L'altra problema è quello di saper gestire gelosie e magari avversione dei figli naturali nei confronti di quelli adottati».

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