Piero Villaggio, figlio di Paolo, ha 53 anni e sta per debuttare nelle librerie con un libro autobiografico dal titolo Non mi sono fatto mancare niente. Nel volume racconta i suoi problemi con la droga e con quelli col padre, definito "assente, egoista, megalomane".
In un'intervista a Vanity Fair, il figlio dell'attore che creò il mito di Fantozzi svela: "È molto difficile relazionarsi con lui, è una persona moltoinvadente ed egocentrica, come quasi tutti quelli che fanno il suo mestiere. La prima volta che sono riuscito a parlargli liberamente risale all'incirca a dieci anni fa, prima di allora non avevamo mai avuto una relazione padre-figlio canonica". E prosegue: "Continua ad essere una persona molto egoista. Oggi il nostro rapporto è facilitato perché lui ha quasi 84 anni, ha il diabete e, avendo condotto una vita molto sregolata, i segni della vecchiaia sono tutti visibili. La rabbia che ho nutrito per anni si è quasi trasformata in tenerezza"
Le rivelazioni continuano, e Piero parla dellla droga: "Il mio rapporto con l’eroina è cominciato prestissimo, avevo 17 anni. La mia passione è stata quasi interamente consumata dalla dipendenza. Se a questo aggiungiamo il fatto che non ho mai avuto necessità di lavorare per mantenermi capirà che è stato difficile trovare la mia strada".
Per questo problema incolpa il padre: "Il confronto con un artista ingombrante come mio padre mi ha inevitabilmente condizionato. Non mi sono mai sentito all’altezza ed è forse per questo che oggi mi ritengo insoddisfatto".
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