Francesco Gabbani non ci crede. Sul testo della sua canzone in questi giorni si è scatenato un dibattito. E c'è chi ha visto in quelle parole citazioni letterarie e filosofiche. In un'intervsita a Repubblica, Gabbani spiega il suo "stupore" per le letture critiche del suo testo: "Io e i miei co-autori eravamo in sintonia sul modo leggero di proporre la canzone. Così mi sono presentato sul palco con un maglioncino colorato, ballando con una scimmia. Da quel momento in poi Occidentali’s Karma ha iniziato a vivere di vita propria. Subito ho capito che qualcosa stava accadendo. La canzone stava sbattendo le ali e stava spiccando il volo". E ancora: "Le mie professoresse del liceo saranno pazze di me e magari mi chiederanno di essere assunte come coriste per il prossimo tour. C’è chi ha dichiarato che abbiamo ben controbilanciato un francesismo con un anglismo mentre altri hanno detto che il brano “è inoltre modellato su una norma morfosintattica straniera (genitivo sassone)”. Ma si è anche letto questo: “Il titolo (Occidentali’s Karma) allude, se non al titolo del testo di Oswald Spengler ( Il tramonto dell’Occidente), quantomeno a una semplificazione del concetto in esso dibattuto”. Poi sottolinea: "Poi c’è stato un riferimento al balletto con la scimmia. La citazione più gratificante che ho ricevuto è stata questa: “La coreografia e il costume di scena richiamano genericamente varia cinematografia di genere ( Il pianeta delle scimmie), e d’autore ( 2001: Odissea nello spazio)”... E pensare che noi volevamo fare solo un movimento semplice, per non complicarci la vita sul palco".
Infine rivela: "Forse che il vero autore del brano è proprio il gorilla? Non vorrei deludere nessuno ma la genesi di Occidentali’s Karma ( che inizialmente doveva essere Occidentalis Karma, poi è diventata all’inglese) in realtà è molto semplice".
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