Harvey Weinstein potrebbe aver manifestato il desiderio di "uccidere" Jennifer Aniston.
Come riporta il DailyMail, sono state desecretate delle e-mail relative alle accuse rivolte al produttore Hollywoodiano, lettere - contenute in documenti della Corte Suprema di Manhattan - che al momento sono nelle mani del National Enquirer, orientato a raccontarne la storia. Nel processo di oggi, Weinstein rischia fino a 29 anni di carcere, dopo essere stato condannato per stupro di terzo grado e aggressione sessuale alla fine di febbraio. In una nota, Weinstein avrebbe affermato: "Jen Aniston dovrebbe essere uccisa".
Le e-mail in cui il produttore afferma che avrebbe voluto la morte di Aniston sono datate 31 ottobre 2017 e risalgono quindi a quando Weinstein ha iniziato la sua caduta, perché le presunte vittime hanno incominciato a parlare e denunciare, a partire da attrici come Rose McGowan e Asia Argento. Pare che ai tempi della produzione del film “Derailed - Attrazione letale”, Aniston abbia confidato a un amico di essere stata attirata a sé da Weinstein, che l’avrebbe afferrata per le natiche. Inoltre, l’attrice ha parlato di come nel tempo il produttore le abbia fissato il seno, muovendo la bocca in modo da farla sentire a disagio. Infine, per la première del film, avrebbe cercato di farle indossare un abito disegnato dalla propria ex moglie. Tuttavia, il New York Times ha smentito una presunta aggressione ai danni di Aniston, spiegando che Weinstein non le sia mai stato abbastanza vicino da toccarla.
Le informazioni su Weinstein non si fermano qui. Il produttore avrebbe inviato dei messaggi a personaggi importanti, come i miliardari Jeff Bezos e Michael Bloomberg, chiedendo loro di aiutarlo nel riabilitare le proprie immagini.
E non mancano le e-mail dal contenuto piuttosto violento che Harvey ricevette dal fratello ed ex socio Bob Weinstein. Bob ha definito il fratello “bugiardo disumano patologico” e “pura feccia”, accusandolo di aver mentito quando ha detto che i rapporti avuti con le donne che lo accusano di molestie e stupro siano stati consensuali e che al tempo stesso si stava riprendendo da una dipendenza da sesso in rehab. In altri messaggi, Bob parla di Harvey come un “predatore sessuale” e aggiunge anche in maniera impietosa: “Prego che ci sia un vero inferno. È lì che appartieni”.
È emerso anche come la defunta Weinstein Company abbia cercato di licenziare Harvey Weinstein non appena sono emerse le primissime accuse contro il produttore.
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