«Certo che doveva vincere Morgan, anzi è il vincitore morale e gli cedo idealmente la mia coppa». Anche quando trionfa, anche quando riesce a superare se stessa, Arisa spiazza sempre tutti. Con quel suo fare naïf, quell'apparente nebulosità, lei lucidamente dice la verità. Morga n era più bravo, il concorrente che si è inventato le performance artistiche più complete, ma invece giuria e pubblico, alla fine, hanno preferito lei, la sua forza e la sua simpatia, nonostante le prove non fossero perfette. E sabato notte, contro tutte le aspettative, Arisa ha vinto Ballando con le stelle superando Bianca Gascoigne (in coppia con Simone De Pasquale) e, appunto, Morgan (in coppia con Alessandra Tripoli), che ci è rimasto malissimo e si è infuriato con la giuria.
Arisa, cominciano da Morgan, perché secondo te meritava di vincere?
«Perché ha fatto grandi sacrifici per il programma. C'è stato un disguido, una battaglia tra le parti. Ma io gli cederei il mio premio perché è una persona con infiniti pregi e infiniti difetti, di grande spessore, di grande cultura. Vorrei che si rendesse conto di quanto è amato e considerato. Gli auguro di riamare la vita, di vedere un futuro, come ha raccontato l'altra sera».
Ti ha cambiata questa esperienza?
«Assolutamente sì. Ora ho una freccia in più al mio arco. Me lo diceva sempre la mia mamma di andare a Ballando: Vedrai che ti farà bene, ripeteva. Lei non è la tipica mamma del Sud: se sto bene me lo dice, se ingrasso pure. Non pensavo di farcela, e invece alla fine ci sono riuscita, anche se so bene che non sono stata sempre precisa e coordinata».
Cosa significa per te questa vittoria?
«Tanto. Una grande sorpresa. Sarà una carica che mi porterò dietro per mesi. Ogni anno, prima della pandemia, facevo un'esperienza che mi portava a un cambiamento, a rigenerarmi, per esempio viaggi in Sri Lanka o in Turchia. E Ballando è stato come uno di quei viaggi. Mi fa stare bene staccarmi un po' da me stessa».
Un percorso faticoso.
«Si, moltissimo anche perché io faccio un altro lavoro, la cantante, quindi nelle poche ore libere dalle prove dovevo cercare di recuperare tempo per la musica (è appena uscito l'ultimo album Ero romantica).
Un'edizione particolare, questa, di Ballando.
«Si, un'esperienza che ha dato una grande carica di energia a molti concorrenti».
L'aspetto più bello è stato l'incontro con il tuo compagno di ballo Vito Coppola.
«Mi ha regalato emozioni fortissime. Se non ci fosse stato lui non sarei riuscita a fare nulla, mi ha trascinata, mi ha aiutata nei momenti più difficili. E dire che io di solito scappo. E invece questa volta sono rimasta perché era importante per lui, per me, per tutti».
Ma allora: con Vito c'è un rapporto speciale, che va oltre la danza?
«Veramente non lo so neanche io. Lascio le porte aperte perché mi piace farmi sorprendere dalla vita. Lui è speciale».
Ti ha scritto: «Resterò tra le tue mani, anche se mi stropiccerai».
«Sì, ma non voglio forzare le cose. Non ne parlo neanche con me stessa perché poi mi spiace trovarmi in una condizione di delusione o creare difficoltà. A dire la verità, a me la coppia dà tristezza perché è comunque una limitazione, non mi piace limitarmi e limitare. Insomma, finché ho le idee confuse, mi astengo».
Continuerai a ballare?
«Sicuro. Adesso mi cerco un maestro».
Non va bene Vito?
«E mica si trasferisce a Milano solo per darmi lezione di danza».
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