“I Croods 2”, il sequel supera l’originale e diverte gli adulti

Film d’animazione visivamente strabordante e dalla riuscitissima comicità: un festival di stravaganza e di riferimenti intelligenti al mondo contemporaneo

“I Croods 2”, il sequel supera l’originale e diverte gli adulti

A ben otto anni da I Croods ecco finalmente il seguito, uno dei rarissimi casi in cui il secondo capitolo supera l’originale. Dopo una gestazione produttiva a dir poco travagliata, torna quindi al cinema la famiglia di cavernicoli targata DreamWorks e Universal.

Al clan preistorico titolare, a questo giro, si unisce un nuovo nucleo di personaggi, più avanti nella scala evolutiva, e artefice di un idilliaco habitat in cui non mancano confort, cibo e un senso di sicurezza che, in realtà, è presto sfidato da una minaccia cui è possibile far fronte soltanto unendo le forze. I neandertaliani e i sapiens sapiens, quindi, dovranno abbracciare le reciproche differenze per sopravvivere e, così facendo, impareranno il valore della cooperazione.

Se pensate al solito film d’animazione destinato ad un target di bambini o, al massimo, di preadolescenti, vi sbagliate di grosso. “I Croods 2” è una sorpresa perché suscita risate soprattutto negli adulti, ossia in individui in grado di cogliere le molteplici sfumature impertinenti sparate a raffica con gag dall’umorismo stravagante. Certo, non manca una più elementare comicità slapstick, ma sono soprattutto i riferimenti, ora ironici e ora riflessivi, ai tempi odierni a essere una delizia.

La linea narrativa è semplice, a tratti scompare, fagocitata da un surplus di colori arcobaleno e dettagli iperbolici. Tra dialoghi colmi di battute serrate e domande tacite, si osservano gap sia di natura sociale che generazionale, passando sotto la lente come il progresso non sempre generi tolleranza.

C’è senz’altro continuità stilistica con il primo film, l’animazione è fluida e le trovate visive spesso geniali, ma ad essere irresistibili sono soprattutto le caratterizzazioni dei personaggi.

I Superior (così si fa chiamare la famiglia più evoluta), sono attenti alla tematica green, all'estetica e ad avere una casa futuristica, un vero e proprio Eden che strizza l’occhio al Paradiso terrestre biblico (fin nel divieto di mangiare un frutto proibito).

Tra il tormentone della dipendenza da finestra-tv, il linguaggio “scimpugnese” delle scimmie, le redivive “Sorelle Tempesta”, la parrucca volante della nonna, il Miciosauro su cui imparare il concetto (qui sottinteso) di cavalcare la tigre, e altre simili bizzarrie intelligenti, l’ultima cosa che si pensa è di essere in un film “ad uso e consumo dei più piccoli”.

"I Croods 2" è una commedia familiare che, pur a velocità elettrizzante e con sfoggio di colori psichedelici, mette in scena riflessioni su concetti senza tempo come evoluzione, domani e fiducia.

Tra lottare con topi e avvoltoi per qualche avanzo ed erigere muri “per il bene” (satira sadica) del prossimo, esistono compromessi vitali: piccoli passi verso l’altro, necessari e parte stessa della crescita sia individuale che sociale.

Doppiaggi riusciti, in primis quello dell’immarcescibile Francesco Pannofino, ma anche dei compagni d’avventura: Virginia Raffaele, Leo e Alessandro Gassman, Alice Pagani e Benedetta Porcaroli.

Con "I Croods 2", da spettatori, vi innamorerete dei luporagni, sognerete di avere un bradipo come accessorio attorno alla vita e,

tra ruscelli gorgoglianti, ricorderete il primo amore ma anche la prima ferita sul cuore. Per poi scoprire, una volta di più, come il paese delle meraviglie si trovi spesso oltre la propria zona di confort.

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