"Se l'obiettivo fosse stato solo la presidenza ci saremmo fermati l'anno scorso. Frank, come sua moglie, è un uomo che vive per il potere. Il controllo sulle cose e sulle persone sono le molle che lo tengono in vita. In questa stagione vedrete parecchie cose interessanti". In un'intervista alla Stampa Kevin Spacey racconta il successo mondiale di House of cards. "Cè chi giudica la serie troppo cinica o anche chi ritiene che sia più vicina alla realtà di quanto possiamo immaginare - spiega l'interprete del machiavellico Frank Underwood - o credo che una delle cose che il pubblico apprezzi di più sia il fatto che i politici sono protagonisti".
In vista del via, il 27 febbraio, della terza serie, la star di Hollywood mette a nudo i segreti di una delle serie televisive più seguite in America e in tutto il mondo. "Di presidenti spietati ce ne sono stati tanti", dice Spacey ricordando che "Lyndon Johnson o lo stesso John Fitzgerald Kennedy hanno fatto cose spietatissime, che hanno bilanciato con comportamenti virtuosi e ora li consideriamo leader illuminati". "So che la politica è molto attenta nei nostri confronti", continua a proposito di fan della serie come il premier Matteo Renzi. Tuttavia invita tutti a ricordare che si tratta di una recita: "Ci stiamo attenendo rigorosamente alla sceneggiatura. Certo, ho le mie idee e recitare questa parte mi ha aperto la mente per quanto riguarda il comportamento di certi politici: ma finisce lì".
Spacey smentisce le voci della richiesta avanzata dal presidente Barack Obama di avere in anteprima informazioni sulla serie tv.
"In effetti ci sono state reazioni varie da parte dei leader - conclude - c’è chi giudica la serie troppo cinica o anche chi ritiene che sia più vicina alla realtà di quanto possiamo immaginare. Io credo che una delle cose che il pubblico apprezzi di più sia il fatto che i politici sono protagonisti".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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