Dal lavoro alla figlia, Clerici: "Non mostro la mia parte malinconica"

Antonella Clerici si racconta a ilGiornale.it: "In età matura si vive con più consapevolezza"

Dal lavoro alla figlia, Clerici: "Non mostro la mia parte malinconica"
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È sempre sorridente e di buon umore Antonella Clerici, anche se di corsa tra la diretta quotidiana di È Sempre Mezzogiorno, le riunioni e le prove di The Voice Senior di cui torna per la seconda volta al timone a partire da venerdì 26 novembre in prima serata su Raiuno.

Sono numerose le novità che riguardano il talent sul canto dedicato ai concorrenti ultrasessantenni prodotto in Italia per Fremantle da Marco Tombolini. A partire dall’arrivo di Orietta Berti nel cast dei giudici- coach (insieme a Loredana Bertè, Clementino e Gigi D’Alessio). "Per rendere al massimo ho bisogno di sentirmi amata e di lavorare in serenità; mi piace sentirmi accolta è solo così che do il massimo. Siamo una squadra fortissima, in particolare coi coach che sono protagonisti con i nostri talent, c’è un’alternanza di emozioni, il minimo comun denominatore è l’amore per la musica", ha affermato la conduttrice che predilige i programmi fatti con gente comune e dove le storie delle persone, il cuore, arrivano e colpiscono sempre la sua emotività.

La Clerici si è raccontata a tutto tondo a ilGiornale.it con l’entusiasmo e con l’empatia che sono indubbiamente solo alcuni dei tratti distintivi del suo carattere.

Si parla molto di idee innovative in tv ma ciò che funziona in televisione è un modello abbastanza classico, con personaggi e canzoni, un po’ come The Voice Senior...

"Mah, secondo me The Voice Senior è un po’ una commistione fra la musica, le canzoni popolari e le storie delle persone che partecipano (i concorrenti ndr), che sono al secondo o al terzo tempo della loro vita e che hanno molto da raccontare"

Cosa raccomanda ai concorrenti di The Voice Senior?

"Di divertirsi. La cosa che dico sempre loro prima di salire sul palco è - divertitevi, fate una cosa bella, una cosa dove mettete il cuore oltre l’ostacolo, senza nessun tipo di aspettativa"

È stato difficile sceglierli e con quale criterio lo avete fatto?

"Le dinamiche con cui abbiamo chiesto di scegliere i concorrenti erano proprio le storie personali, la loro vita, oltre al fatto – naturalmente – che sapessero cantare perché il palco di Raiuno è un palco importante e chi partecipa al talent non deve essere stonato. Le selezioni (sono state oltre 2000 le candidature ricevute e da queste 300 persone sono state invitate ad effettuare i provini) hanno portato alla scelta di 80 concorrenti (di cui anche una coppia) per un totale di 47 uomini e 34 donne. Ci sono 28 anni di differenza tra il partecipante più giovane (60) e quello più anziano (88)"

Come fa una conduttrice a rimanere super partes con i concorrenti?

"Eh, ma io non sono super partes. Infatti, quando i coach non si girano, io che conosco la loro storia, così come il pubblico a casa, partecipo, mi dispiace, perché magari so che hanno sofferto e i programma potrebbe rappresentare per loro un'ultima chance per debuttare a livello canoro in tv. Ma sono i coach a scegliere, a decidere e a giudicare solo in base alla voce (i coach non hanno mai incontrato i concorrenti e non conoscono le loro storie)"

A proposito di musica: quale grande artista nazionale o internazionale avrebbe voluto sul palco dell’Ariston?

"Tantissimi! Molti li ho anche avuti. Adesso così, pronti via, su due piedi, non mi vengono in mente nomi specifici. …Quando penso al palco dell’Ariston penso a qualcuno che non vedo mai e che viene apposta per quell’occasione…Un nome di un grandissimo artista che purtroppo non c’è più e che mi sarebbe indubbiamente piaciuto è Michael Jackson"

Sui suoi profili social posta spesso libri. Ce n’è qualcuno che ha sottolineato più di altri o letto più volte?

"Davvero molti! Insegno anche a mia figlia a leggere, dal Gabbiano Jonathan Livingston all’Antologia dello Spoon River, ma anche le Affinità Elettive di Goethe… quelli che hanno formato la mia giovinezza. Io sono un’accanita lettrice, mi piace molto leggere e mi piace molto pensare"

Sua figlia è una ragazza adolescente, cosa pensa in merito alla vaccinazione anti-Covid ai minorenni?

"Mia figlia Maelle è vaccinata"

Sempre a proposito di social. Dal suo profilo Instagram si evincono sempre foto o situazioni in cui sembra molto felice. C’è una parte di lei che non vediamo?

"La mia parte malinconica. Come tutte le donne, quando lavoro tanto mi faccio venire un sacco di sensi di colpa e quindi mi riprometto di passare più tempo con mia figlia e col mio compagno (Vittorio Garrone). Però loro sono i miei primi tifosi quindi alla fine sanno che ci sono periodi faticosi, in cui mi sopportano anche nella mia stanchezza"

Come si gestiscono i sentimenti in età matura?

"Con più

consapevolezza, con più leggerezza e con una maturità che ti porta magari a non essere appiccicato tutto il giorno alla persona del cuore ma alla convinzione di esserci sempre l’uno per l’altra. Questo per me è fondamentale"

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