"Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, per i suoi affari ha accettato volentieri la censura". A rivelarlo è l'Espresso che, in un'inchiesta esclusiva, mostra l'altra faccia del rapper portando alla luce il legame tra Fedez e alcuni gruppi finanziari con documenti e prove esclusivi.
Altro che libertà di espressione. Fedez, secondo quanto riporta il settimanale, non può "rilasciare dichiarazioni inerenti al settore bancario e assicurativo che cagionino un danno alla società". A imporgli il bavaglio sarebbe il gruppo Be (proprietario dell'immagine di Fedez), azionisti e finanziatori in Doom, società amministrata dalla madre del rapper, Annamaria Berrinzaghi. Un accordo che nel solo anno in corso (2021) potrebbe fruttare a Fedez ben 15 milioni di euro e che vedrebbe coinvolti anche gli artisti "reclutati" dal rapper e impegnati, tra social network e live musicali per le banche, nel sistema Doom per poi ingaggiarli nella sua casa discografica.
L'inchiesta avrebbe fatto luce anche sugli affari milionari di Chiara Ferragni, la moglie di Fedez. L'influencer da milioni di follower ed euro - oltre a gestire il proprio marchio e alcune società a suo nome - sta firmando numerose collaborazioni con aziende e brand italiani e internazionali. Ma il settimanale ha rilevato che, nel lancio sul mercato azionario delle collaborazioni con Monnalisa e Aefe (azienda di moda controllata dalla famiglia Ferretti), ci sarebbero state anomalie.
La reazione della Borsa, infatti, non coinciderebbe con l'annuncio delle collaborazioni ma le anticiperebbe di giorni o addirittura settimane. Qualcuno, riporta l'inchiesta, avrebbe "deciso di giocare di anticipo rastrellando titoli Monnalisa per poi rivenderli sull'onda del rialzo innescato dall'effetto Ferragni".
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